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BULLETTINO ARCHEOLOGICO NAPOLITANO.

NUOVA SERIE

N.° 35. (11. dell'anno IL) Dicembre 1853.

Fotografia in Pompei. — Iscrizioni Pompeiane.—Vaso della collezione Jalla in Ruvo ; spiegazione della tav.
IV. del %. anno del bullellino.—Iscrizioni latine.

Fotografìa in Pompei.

II perfezionamento, a cui si sono da poco tempo ri-
doni i processi fotografici, e specialmente la facilità di
ottenere sulla carta i disegni degli oggetti, delle fabbri-
che, e delle pitture, ha dato all'attuale eh. direttore del
Real Museo e Soprantendente Generale degli scavi di
antichità sig. principe di S. Giorgio, la felicissima idea
di applicar la fotografia a riprodurre colla massima sol-
lecitudine le antichità della sepolta Pompei, le quali si
mostrano giornalmente alla luce del sole. Per quanta
diligenza si usi a conservare i cadenti ruderi, per quanto
studio si ponga a scavare a strati orizzontali ed in un
piano alquanto esteso, riusciva assolutamente impossi-
bile conservare almeno alla scienza le parti superiori
degli edifizii, che essendo quasi tutti crollanti si mo-
strano incapaci di qualunque sostegno. Talvolta un in-
teressante dipinto rimase distrutto col cader del muro,
sul quale vedevasi effigiato ; e sovente avemmo a de-
plorare la perdita de'quadretti di paesaggi, o di svariati
ornamenti, che trascurati da prima per eseguire ipiù
importanti dipinti, non si prestarono in seguito ad es-
sere esattamente ritratti. Ma d'oggi innanzi non po-
trassi più verificare una simile perdita; perciocché l'am-
ministrazione della Real Casa ha già curato l'acquisto
di un buono apparecchio fotografico, ed è sfato già
affidato l'incarico di prendere i disegni all'egregio in-
gegnere locale di Pompei sig. Campanella. Noi siamo
sicuri che la diligenza di questo solerte impiegato non
farà perdere allo studio de'dolti alcuna di quelle par-
ticolarità , le quali poche ore dopo la loro scoverta
alle volle svaniscono : ed in tal modo sarà presentato
alle ricerche degli eruditi, e segnatamente della reale
auro il.

Accademia Ercolanese, una serie di preziosi disegni,
i quali saranno sovente da riputarsi come originali.
Queste riproduzioni pertanto non impediranno che
de'più interessanti dipinti si facciano o i disegni a con-
torni, o i lucidi a colori da'valenti disegnatori di Pom-
pei. Allorché sia conceduto dalla permanenza de'mo-
numenti , non può dubitarsi che il rendere in modo
esatto e ricercato la varietà delle tinte sia un lavoro di
somma importanza per tutti i riguardi. Comunque
sia ; noi riteniamo che l'applicazione della fotografia
alle scavazioni pompejane debba giudicarsi una inte-
ressantissima novità , che dovrà non poco allegrare i
cultori dell'archeologia. Quando se n'è fatto uso per
aver delle vedute ritraenti l'insieme di una quantità di
edifizii, non poteva prodursi agli studii un qualun-
que profitto ; ma ora che quel processo è adoperato
per ottenere le riproduzioni di tutte le particolarità
degne di essere studiate in ogni parte di ciascuno edi-
lìzio, non può negarsene la somma utilità. Perciò cre-
demmo nostro dovere il darne sollecita conoscenza
a'iettori del presente bulleltino , non solo perchè essi
gioissero di questa novella introduzione, ma altresì per-
chè fosse tributata la meritata lode all'attuale Sopran-
tendente degli scavi, ed all'Eccellentissimo sig. Prin-
cipe di Bisignano , a cui è commessa l'alta direzione
di questo importante ramo delle patrie antichità, i
quali non lasciano di promuovere i mezzi più oppor-
tuni per rendere profittevoli agli archeologici studii i
maravigliosi tesori, che in tutti i giorni vengono fuori
dal suolo di queste beate contrade , che meritano di
essere denominate la patria dell' archeologia.

MlNERVINI,
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