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BULLETTINO ARCHEOLOGICO NAPOLITANO.

NUOVA SERIE

N.° 42. (18. dell'anno IL) Marzo 1854.

Patera del museo Sanlangelo— Poche parole sopra uno specchio antico di Crotone. — Luogo di Tertulliano

relativo a' teatri coperti.

Patera del museo Santangelo.

Nella figura 1 della tavola VI di questo anno del
bullellino vedesi una patera della celebre collezione
Santangelo, proveniente dalle scavazioni dell'antica
Gnaihia, interessantissima per la rappresentazione,
e per l'eleganza e la finezza della fabbrica e della e-
secuzione. Noi già altra volta presentammo alcune di-
lucidazioni su questo bel monumento, per la notizia
cbe avemmo delle sole iscrizioni messe al disopra
delle differenti figure [bulletl. arch. nap. an. V pag.
27, 28 ). Posteriormente ci fu dato di offrirne una
breve descrizione, per confronto ad alcuni vascularii
dipinti di Nola , uno dei quali fu pure da noi pub-
blicalo ( mon. ant. ined. di Barone p. 73 e segg. ).
In tutti questi monumenti vedesi Venere circondata
da femminili figure. Altra volta fu da me descritta
una non dissimile patera, nella quale la figura prin-
cipale aggruppata coli'Amore vedevasi indicala dalla
mutila iscrizione nA'-'H, che venne da me inter-
pretata IIA(t/$oiH ( bull. arch. nap. an. V p. 82). E
nel pubblicarla in seguito in questa nuova serie del
bullettino ( an II. tav. II fig. 1 ), esclusi la possibilità
del supplimento IIA?)jH , che richiamar poteva alla
medesima Afrodile (v. sopra pag. 57). Ora per ve-
rità , o che ritener si voglia il supplimenlo nA<T>IH
o IIASI$AH, ci sembra probabile che la figura ag-
gruppata coli'Amore possa riputarsi la stessa Vene-
re : e non mancammo di farne altrove la osservazio-
ne, avvertendo che la Clymcne aver doveva con Ve-
nere particolari relazioni, se a lei da presso la veg-
giamo egualmente nella patera del museo Santange-
lo , di cui diamo ora la incisione [bullelt. cit. an. V

p. 83 not. 1 ). Al che si aggiunga che ritenuta la
Anno u.

Clymene per la conosciuta Nereide, non dovea parere
strano il rapporto fra le abitatrici delle onde e la
dea che dalle marine spume sorgeva. È notevole che
presso la figura di Venere vedesi nella nostra patera,
non altrimenti che in quella di sopra accennata , un
calalo : e due altri ne compariscono presso l'ETNO-
MlA e l'APMONlA.Noi riputammo esser questo ar-
nese delle Nereidi, come conveniente a divinità fila-
trici ; ma sembra che nel vaso del museo Santangelo
non sia punto applicabile una tale intelligenza. E pro-
babilmente dovranno i calati in somiglianti scene cre-
dersi destinali ad accogliere oggetti di femminili or-
namenti. Grazioso è l'atto con che Afrodite tiene colla
sinistra mano l'Amore, non altrimenti che vedesi in
un bellissimo vaso Nolano del real museo Borbonico
(real mus. Borbon. tom. I tav. XXXV). Intorno a
questo principale gruppo sono cinque femminili fi-
gure, e noi daremo sopra ciascuna di esse alcune par-
ticolari dilucidazioni.

La prima che si presenti alle nostre ricerche è la
KXyjASf*], nella quale ove sia ravvisata la Nereide per
le ragioni che furono da noi esposte ( bull. nap. an.
V p. 82 e 83 ), non si troverebbe disconvenire alla
scena, che abbiamo sollogli sguardi. Questa figura, ol-
tre un indeterminato oggetto di abbigliamento che tie-
ne colla destra , che potrebbe non pertanto riputarsi
un calalisco rovesciato, eleva poi colla sinistra un vaso
ricoperto. Il vaso tenuto da Clymene può per avven-
tura giudicarsi da taluno un recipiente di acqua per
lavarsi (yivr^p). È ben conosciuto che il tergere le più
piccole brutture del corpo fu riputalo ognora una
necessità della bellezza. E basta a tal proposito citare
quei mi liei lavacri, che usarono le tre dee pria di
comparire al famoso giudizio di Paride, procurando

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