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BILLETTINO ARCHEOLOGICO NAPOLITANO.

NUOVA SERIE

N.° 43. (19. dell' anno H.) Aprile 1854.

Scavi di Canosa. Descrizione di un vasculario dipìnto trailo da' Persiani di Eschilo.—Epigrafe greca di E-
zani.—Nuovi confronti di Reziarii armati di tridente e di pugnale. —Iscrizioni latine. Conlin. del n. 38.

Scavi di Canosa. Descrizione di un vasculario dipinto
tratto da' Persiani di Eschilo.

È già nolo a chicchessia come le scavazioni prat-
ticate nel fertile suolo dell'appula cillà di Canosa fu-
rono ne'passati tempi produttive d'insigni monumen-
ti. Alcuni anni addietro nel fondo del Sig. Vito La-
grasla fu scoperto un magnifico sepolcreto, notevole
non solo pe' pregevoli oggetti rinvenuti nelle varie
tombe , che lo formavano , ma benanche per alcune
particolarità architettoniche , le quali meritavano di
richiamare l'attenzione dell'archeologo. Di queste in-
teressanti scoperte fu data una breve notizia nel tomo
XX degli annali dell'Istituto di corrispondenza ar-
cheologica di Roma ; e non ha guari una troppo esa-
gerata relazione nell' Ateneo di Londra, e nella Gaz-
zetta di Augusta. (Vedi quel che fu da noi breve-
mente osservato nel bulleltino dell'Ist. 1853 p. 114).
Intanto quella scavazione irregolarmente intrapresa
da particolari, rimase per varie circostanze interrotta,
anzi in parte novellamente ricoperta. Per lo che ci
gode l'animo di annunziare che in questi ullimi mesi
quel fondo di Lagrasta richiamò l'attenzione della
soprantendenza degli scavi : e non possiamo astenerci
dal dare le meritale lodi all'eccellentissimo sig. Prin-
cipe di Bisignano , ed al eh. signor principe di San
Giorgio , eh' ebbero il nobile pensiero di guadagnare
alla scienza la intera notizia di quella Canosina ne-
cropoli : la quale , in seguito di regolari lavori ese-
guiti sotto la direzione dell' ingegnere Carlo Bonucei,
non tarderà a presentarsi tutta intera agli studii de'
dotti. Noi ci proponiamo di raccogliere le più esatte

ANNO Ù.

notizie su questa importante ricerca : e non ne de-
frauderemo i lettori del presente bullettino.

Ricordiamo pure che in altro punto diverso fu da
qualche tempo pratticata un'altra scavazione, e che
da una tomba della slessa Canosa vennero fuori quei
tre vasi da noi descritti in questi fogli (anno I. pag.
91, 109, 128; anno II. p. 46, 57), e che sono uno
de'preziosi ornamenti del real museo Borbonico. Or
da questo medesimo punto , e probabilmente dallo
stesso sepolcro, uscirono altri vasi della massima im-
portanza. Vedesi in uno Andromeda esposta al ma-
rino mostro, e Perseo nell'atto di ucciderlo: in altro
non mirasi che un soggetto funebre e sepolcrale. Ma
il principale, che ha richiamata l'attenzione della reale
Accademia Ercolanese per due memorie quivi lette la
prima dal Commendator Quaranta e !' altra da me la
stessa mattina del 4 corrente aprile, merita che sia co-
nosciuto sollecitamente mercè una esatta descrizione.

È questo di grandezza colossale, non meno di pal-
mi sei meno un quarto ; e presenta quattro differenti
rappresentazioni. Scorgesi sul collo una complicata
battaglia di Greci e di Amazzoni, da un lato ; dall'al-
tro una scena dionisiaca. Sulla pancia, da una delle
due facce mirasi Bellerofonte sul Pegaso che pugna
contro la Chimera, coli' assistenza delle due protet-
trici divinità Nettuno e Minerva : dall'altra faccia dei
vaso è effigiata l'importantissima scena argomento
principale di questa nostra notizia.

Tutta la rappresentazione dividesi in un triplice or-
dine di figure. Neil' ordine inferiore vedesi in mezzo
un uomo barbato avvolto in largo mantello, il quale
poggiando i piedi sopra uno sgabello siede innanzi aci
 
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