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BULLETTINO ARCHEOLOGICO NAPOLITANO.

NUOVA SERIE

N.° 87. (13. dell' anno IV.) Gennaio 1856.

Medaglie inedite o rare.—Monumento degli Scabillarii in Pozzuoli.

Medaglie inedile o rare.

Pria di j assare a dir qualche cosa delle varie me-
daglie da noi pubblicate nella nostra tavola I, avver-
tiamo che nell'anno III di questo bullcttino pag. 157
li ri. 12, per errore tipografico si legge SE • POS • C .
BAB, invece di SE • POS ■ P • BAB.

NEMAVSVS

GALLIAE NARBONENSIS

1. Coccodrillo legato presso un albero di palma e
COL NEM.

)( Il tipo è cancellato : solo è visibile in parte la epi-
grafe ... SAR PI ... PI. 6.
Presso il sig. Sambon.

Non pare che questo piccolo piombo di Nimes pre-
sentasse nel ritto le due solite teste di Augusto e di
Agrippa. Atteso lo spazio e la situazione della epi-
grafe , sembra piuttosto che vi fosse la sola testa di
Augusto, colla iscrizione in giro IMP • CAESJAR •
PP[DIVI • F ' AVG.

Non saprei se il nostro piombo debba ritenersi sic-
come una tessera , o piuttosto siccome un saggio di
vera moneta, N' è dato tutti i giorni di osservare in
piombo questi saggi di vere monete in tutte le classi
dell' antica numismatica : ed il eh. sig. Principe di
San Giorgio possiede una bella raccolta di piombi,
co' tipi di non poche città della Magna Grecia , e di
altre regioni. Ci proponiamo di presentare in altra
occasione alcune ricerche su queste medaglie di piom-
bo , e sul loro uso nell' antichità. Traile medaglie di
Nimes ne conosciamo dello stesso modulo del piombo

MNO IV.

che illustriamo : ed una con differenti tipi ne riporta
il Mionnet (suppl, t. I p, 141 n, 1 lo). Questa, atteso
il suo piccolo modulo, dee riputarsi un quadrante ,
per la riduzione dell'asse avvenuta a tempi di Augu-
sto; giusta le ricerche del dottissimo Borghesi (Cave-
doni numism. biblica p. Ili seg.); Egli osserva come
il sistema romano si estese benanche alle colonie, ci-^
tando particolarmente Nemausus, la cui moneta co-
mune è da lui giudicata un dupondio (vedi la pag.
129 s.). Un'applicazione di queste medesime ricer-
che vedesi fatta dagli egregi signori Francesco e Lu-
dovico Landolina Paterno de' Baroni di Rigilifi alle
monete consolari battute in Sicilia ( vedi la loro Mo-
nografìa delle monete consolari-sicide sull' ultima d«-
minuzione dell' assario romano —^-Napoli 1852 in 4).
Infanto mi piace di osservare che il quadrante di Ne-
mausus indicato dal Q ed il piccolo semisse colla let-
tera S erano stati già ben determinati dal eh. de la
Saussaye (numism. de la Gaule Narbonf p. 166). È
notevole il titolo di PP, che dassi ad Augusto nel no-
stro piombo. Da questo confronto però non ci ripu-
tiamo autorizzati a credere doversi in egual modo in-
terpretare le stesse sigle nel dupondio della colonia
medesima. L'Eckhel fece la osservazione, che quella
moneta dovea credersi coniata dopo il 751 , in cui
Augusto assunse quel titolo (doctr. voi. I p. 70). Ma
il Borghesi si oppose ad una tale avvertenza, osser-
vando doversi spiegar quelle sigle piuttosto Vermissu
Vroconsulis ( Cavedoni op. cit. I. c. ). Non vogliamo
qui rammenlare un altra spiegazione proposta per
futili ragioni dal sig. Menard ( histoire des ant, de la
ville di Nimes pag. 86 ). Più giusta parrebbe la spie-
gazione del sig. Bar. de Lagoy Patronus Parens, ti-
toli che trovansi dati ad Agrippa nelle medaglie di

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