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BULLETT1N0 ARCHEOLOGICO NAPOLITANO.

NUOVA SERIE
N.° 92. (18. dell'anno IV.) Marzo 1856.

Osservazioni sopra alcune monete dì Romani Imperatori. Continuazione del n. 90.

Osservazioni sopra alcune monete di Romani colmo di spighe a' suoi piedi, tenente un cornucopia

Imperatori. Continuazione del n. 90. nella s. e nella d. un volume svolto, nel quale ella mo-
stra tener fiso lo sguardo. Arg.
ADRIANO. L'oggetto, che tiene la donna nella d., parve al-

l' Eckhel ( mus. Caes. n. 209 ) quid instar litui, ed

33. Lo stesso diritto che nel preced. n. 30. al Pedrusi (mus. Farn. t. Hltav. II, 9 ) giogo da buoi;
)( COS III, Ercole nudo imberbe con l'iato del leone ma in un nitido esemplare di bello stile parmi senza

in capo, sedente sopra una lorica e tenente colla d. la meno volume svolto, simile a quello che tien nella d.
clava posata sopra un sasso, e colla s. due obbietti non la Musa Clio in uno de' denariidiQ. Pomponio Musa
ben distinti: a terra, presso la lorica, giace un clipeo ( v. Borghesi, Dee. VI oss. 1 ). In altro denario ana-
ed una galea. Arg. logo di Adriano (mus. Caes. n. 210: e mus. Est. ) la
L'Eckhel (mus. Caes. n. 181) nella s. d'Ercole donna tiene nella d. una tessera frumentaria; onde
ravvisa un fulmine , altri ci videro due spighe. In vuoisi dire Annona, o Liberalità. Il volume sarà quello
due esemplari ben conservati di questo denario , mi delle rationes fisci frumentarii ( Plin. paneg. 29 ).
parve veder chiari due crotali nella s. d'Ercole, che Adriano, a detto di Sparziano (in Hadr. 20), omnes
accennerebbero alle Stinfalidi discacciate dall' Arca- publicas rationes ita conlemplatus est, ut domum pri-
dia, e quindi forse all'acqua del fonte Stinfalò da vatam quivis paterfamilias diligens non salis novit.
Adriano dedotta a Corinto ( Pausan. VIII, 22 ). Ma Neil' esergo di uno di questi denarii (mus. Est.) è un
posto eh' ei tenga nella s. un fulmine, questo sarebbe globetlo assai vistoso , forse per indicare che la pro-
bisulco, forse perchè il trisulco era riserbato al som- vigione annonaria di Adriano estendevasi a tutto l'orbe
mo Giove ( Senec. quaest. nat. II, 41 ). In altre si- Romano , del pari che quella del suo predecessore
mili monete di Adriano Ercole tiene nella s. una Vit- Traiano ( Plin. paneg. 29-32 ).
toria (mus. Caes. n. 182), sì che l'arme , in sulle 35. Lo stesso diritto che nel preced. n. 30.
quali egli siede vittorioso , sarebbero quelle dello )( COS III, S C , Giove seminudo stante di pro-
sdento Gerione (cf. Aen. VIII., 102), e accenne- spetto con asta nella d. e conia s. appoggiata all''anca.
rebbe alle Spagne ed alla patria di Adriano parago- Ae. II.
nabile ad Ercole in riguardo a' suoi viaggi da un e- Pare senza meno Giove Imperatore, che similmente
stremo all'altro dell'orbe Romano. Del resto, Ercole atteggiato vedesi in monete di Siracusa, nelle quali
può avere il fulmine o dal padre suo Giove, o dalla l'asta del nume mostra chiara la cuspide nella parte
sua protettrice Pallade o dalla Vittoria, che entrambe sua inferiore ( Annali arch. t. XI p. 62-72). Sicco-
tengono il fulmine in monete di Taranto, de'Brettii, me poi il luppiter lmperator de' Latini pare lo stesso
di Siracusa , de' Beotii, di Faselide e d'altre città. che il Zsvs Oupios de' Greci, autore del vento prò-

34. Lo stesso diritto che nel prec. n. 31. spero e salutare ai naviganti, così può a ragione con-
)( COS III, donna stolala sedente, con calato ri- getturarsi che nelle monete di Adriano si riferisca

ANNO IV. 18
 
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