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Bullettino archeologico Napoletano — N.S.5.1856-1857

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Nr. 110 (Febbraio 1857)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12304#0098
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— 90 —

fio dinoia appurilo fermezza : e quindi toprpiìfilx è
una voce grecizzala , che corrisponde al!' fHAIOT
Pf2SIS di Plularco, applicalo egualmente al basto*
ne del sole. Non saprei qual significazione attribuire
al paniere tenuto dalla figura: e sol ricordo che que-
sto medesimo simbolo vedesi dato talvolta a Titouo:
e noi altrove lo riportammo alla significazione astro-
nomica e solare di quell'eroe nell'originario mito
orientale (monum. ined. di Barone p. 23 seg. ). Sic-
ché le ragioni medesime potrebbero qui richiamarsi
nella presente circostanza. A confronto dell' ametista
del cav. Firrao, mi piace di richiamare un' altra
gnostica pietra, diaspro sanguigno, posseduta dal
eh. sig. Principe di San Giorgio : da un lato è in tre
linee la epigrafe CABALO, <X>PHN, IAU), dall'altro
è una figura leontocefala , che reca colla d. un ser-
pente, colla sinistra un simiglianle vaso o paniere con
manico superiore. Sicché vedesi lo slesso simbolo al-
tresì in mano ad un mostro di solare iulelligenza.

Le molte iscrizioni, che distinguono la nostra gem-
ma, non ci arresteranno per ora: così innanzi la le-
sta vedi una sotto Y altra le lettere HIO; sul brac-
cio disteso IAU) • '* ; sul braccio , col quale tiene il
paniere, leggesi TO€AI: sul petto, e poi fuori nel cam-
po fra il bastone ed il corpo della figura

IA€ ••••©€

OT • • ' TIA

......I

......A

presso al paniere Ol€ . . . Più grandi e più chiare
sono le lettere estreme a sinistra, ove si legge HIOTU)
A1HC0I, la quale ultima voce Autjw , ci fa sovvenire
de'gnostici Aìùn%; ed in qualunque caso , riteniamo
la slessa voce nelle lettere segnate presso la mano che
tiene il bastone, ove i caratteri situali quasi retro-
gradi non fanno a prima giunta ravvisare la stessa pa-
rola AIHCOI. Sotto di questa parola vedesi la iscri-
zione OIU)£
ATCOHIO

Anche qui è degno di esser noi alo che se si legge a
rovescio la voce ATCOHIO , ne sorgerà la ebraica
indicazione di Dio OIHCOTA (nW) del nome Santis-
simo dell' Eterno. E così ci siamo incontrati in quel-

l'innesto dell' egizio coli' ebraico , che sovente ci è
dato di ravvisare ne'gnostici monumenti, e princi-
palmente in quelli dovuti alla scuola Basilidiana ;
come rilevasi dall' esame delle scuole gnostiche del-
l'Egitto fatta dal Matler (hist. crit da gnosi, eh. 4).
Osserva lo stesso scrittore che Basilide aveva udito
Monandro allievo di Simone il Mago , e perciò la
scuola egizia può dirsi originata dalla siriaca (1. c. eh.
IV §. 2 ). Quesla osservazione potrebbe a taluno far
proporre una men soddisfacente spiegazione delia
iscrizione segnata sotto la base, ove poggia la figura.
Di fitti dopo il solito IACO si legge ÉIIMOXA, e più
sotto ABA. Sospetteremo forseche debba nel ÉHMONA
ravvisarsi lo slesso eresiarca Simone quasi ^IMfiXA,
che dicesi ABA (*}K) parola a cui va attribuito il con-
veniente significato di padre e maestro? A noi sem-
bra per altro assai più plausibile il supporre farsi
menzione dell'egizio 2}EM figlio di Phre, corrispon-
dente all'Ercole dei Greci nella sua solare significa-
zione , e che forse dà ancora la origine al Semone
Scinco Dio Fidio, delle italiche regioni (Grut. XGVI,
5-7 cf. Gud. LIX. 7-9. Ordii n. 1860 et 1841 cf.
Orelli-Henzen p. 162. Si riporta un' altra iscrizione
dall'Henzen ib. p. 409 n. 6999. Uno di questi mo-
numenti si trova nel Real Museo Borbonico).

Ed è notabile che Ovidio parlando di tulle queste
varie denominazioni , che poscia in una sola divinità
si riuniscono , dà al Semone il nome di pater [Fast.
VI, 213).

Qaaerebam, nonas Sanco Fidione referrem ,
An libi, Sema pater; tum tnihi Sancus ait ce.
Ove è notabile il confronto del nostro ^HMOÌYA
ABA col Senio pater di Ovidio. E parci che un tal con-
fronto ci meni ad una derivazione orientale, piutto-
sto che Sabina, della voce Semo, la quale dall' Har-
tung ( Die relig. der Roemer 1 p. 42), dal Merckel
(prol. ad Ovid. fast. p. CCIX), e da altri, si attribui-
sce ad una sabina divinità. Che il nome di Sem fosse
attribuito all' egizio Ercole fu opinione del lablonski
(Panth. Acgypl. lih. II c. 3 § 3 p. 187), del Crcu-
zer [Symbolile t. I p. 77 et 91 ed. tertia ) , dello
Champolliou ( Panili, égxjpl. alla lav. 25 A ), e del
Letronne ( Rccherchcs pour servir a V hisloirc de
 
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