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Bullettino archeologico Napoletano — N.S.5.1856-1857

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Nr. 113 (Aprile 1857)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12304#0121
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BULLETTINO ARCHEOLOGICO NAPOLITANO.

NUOVA SERIE
N.° 113. (15. dell'anno V.) Aprile 1857.

Terme e palestra alla strada Slabiana. Continuazione dell' articolo inserito nel n. 103. — Antico sepolcro con
iscrizione latina in Napoli. — Scavazione, e travamento di vasi dipinti in Montescaglioso , nel decimoscsto
secolo : da lettera del eh. sig. Comm. d' Aloe all' Editore del bulletlino. — Nota dell' Editore. — Su di un

antico oggetto di oreficeria.—Bibliografìa.

Terme e palestra alla strada Slabiana. Continuazione
dell' articolo inserito nel n. 103.

Proseguendo la scavazione delle terme alla strada
Slabiana, delle quali avemmo più volte la occasione
di favellare in questo bulletlino, vennero fuori alcune
novelle parti di quell'importante ediflzio. Fralle più
belle scoperte vuoisi però mentovare una tavola di
travertino di palmi 3,15 per 1, 65 contenente una
importantissima iscrizione tinta di rosso negl'incavi,
la quale fu rinvenuta in un piccolo compreso adia-
cente alla parete settentrionale de'portici di quell'an-
tica costruzione. Siccome questa interessante epigrafe
ci porgerà il destro di ricordar brevemente quello che
fu da noi precedentemente annunzialo sull'edilizio iu
parola, ed anche parlar dovendo delle parti recente-
mente disotlerrate, abbiamo creduto opportuno di of-
frire per ora una pianta ostensiva di tutto l'ediGzio ,
abbenchè non sia interamente scoperto: ed è la tavola
di Aggiunta, della quale facciamo dono a'lettori del
bulletlino. Giudicammo necessario accompagnare alle
nostre descrizioni questo materiale ricordo, per faci-
litare la intelligenza di quanto saremo per dire su que-
sto interessante monumento. Ci riserbiarno di ripro-
durne la pianta geometrica colle esalte dimensioni,
quando ne sarà compiuto il disgombro: ed allora pro-
fittar potremo della pubblicazione , che ne faranno i
signori Niccoìini nella loro splendida opera sulle an-
tichità pompeiane.

Cominciamo dal riferir la iscrizione, cb' è come
segue:

a!sno y.

C • VVL1VS C F- P • ANINIVS - C- F II V I D-
LACON1CVM • ET • DESTRICTARIVM •

mon.

FACIVND • ET • PORTICVS • ET • PALAESTR
REFIC1VNDA • LOCARVNT EX • D • D EX
EA • PEQVNIA • QVOD • EOS • E • LEGE •
IN • LVDOS • AVT • IN • MONVMENTO
CONSVMERE • OPORTVIT • FACIYN
COERARVNT ■ EIDEMQVE • PROBARV

Nuovo ci sembra il nome VVLIVS , se pure cre-
der non vogliasi identico a Volius : ed una VOLIA
MAXIMA fu ritrovata in una epigrafe d'Intcramna
(Mommsen inscr. r. n. lat. n. 6207). Certo è però
che i duumviri Vulius ed Aninius sono assolutamente
nuovi in Pompei. Essi appartennero, a nostro avviso,
all'anno in cui la città fu distrutta. Ciò si deduce dalle
circostanze del ritrovamento della nostra iscrizione.
Difatti essa era collocata nel piccolo compreso s della
nostra pianta, in sito coverto, e poggiata ad un mu-
ro. Da ciò evidentemente si deduce che non era stata
ancora situata al posto, ove era destinata a rimanere;
senza dubbio perchè non essendo terminate intera-
mente le riparazioni, delle quali in essa si parla,
tenevasi in pronto per quando tutti i lavori fossero
compiuti. Sopravvenuta la tremenda catastrofe, i la-
vori non terminarono , e la epigrafe rimase in quel
recondito luogo, ove era stata riposta.

Da queste nostre osservazioni vogliamo dedurre
che i duumviri pompeiani C. Vulio e P. Aninio ap-
partengono al 79 dell' era volgare , e che assistettero
alla rovina della loro patria.

Essi avevano commessa la costruzione di due parti

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