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Bullettino archeologico Napoletano — N.S.5.1856-1857

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Nr. 115 (Aprile 1857)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12304#0137
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BILLETTIXO ARCHEOLOGICO NAPOLITANO.

NUOVA SERIE

N.° 115. (17. dell1 anno V.) Aprile 1857.

Dcscription generale des Monnaies de la Iiepublique Romaine, communément appelées Médaillcs consulaires,
par H. COHEN. Paris, 1857 in 4. — Nuove iscrizioni Sorrentine. — Poche conghielture sopra un vaso

dipinto della collezione Mongelli.

Description générale des Monnaies de la Republique
Romaine, communément appelées Médailles consulai-
res, par H. COHEN. Paris, 1857 in 4.—Conti-
nuazione del numero precedente.

Numonia. Il eh. autore dice, eh'io fui d'avviso che
le monete di C. Numonio Vaala fossero impresse nel
714; e dovea dire intorno all' anno 706 (Ragguaglio
p. 222 ).

Oppia. Nella tavola LXI ( n. 7, 8 ) il eh. Cohen
pose il disegno di un sesterzio di MOPPIVS CAPITO
PRO • PR • PRAEF • CLAS ■ F • C, colle sigle HS e
A, eh' è di modulo assai minore del tresse dello slesso
prefetto della flotta di M. Antonio, insignito della si-
gla r posta presso la triscele ( cf. Morelli, Oppia C,
D ) : di che si conferma l'avviso del eh. Borghesi che
la riduzione dell' asse simionciale al peso di un quarto
d'oncia si facesse appunto intorno all' anno di Roma
715 ( v. Cavedoni numism. libi. p. 124). Peccato
che il eh. autore non pensasse a notare il peso delle
singole monete Romane di bronzo.

Pinaria n. 10-12. Altra volta io mi studiai di con-
validare l'allusione della mano aperta, e del suoxap-
7ròs al cognome SCARPVS ; ma ora propenderei a
ravvisare nella mano aperta e protesami simbolo par-
lante della dedizione eh' ei fece di sè e dei suo esercito
d'Africa ad Ottaviano dopo la battaglia d'Azzio (Dio,
LI, 5). Certo che il curioso tipo della mano aperta ri-
corre soltanto nelle monete di Pinario Scarpo intito-
lato IMP • CAESARI DIVI ■ F, e non già nell' altre
intitolate ANTONIO AVG ■ (cf. Borghesi, annali ar-
ch. t. XI p. 152).

Plaetoria n. 6. I due simboli dell' orciuolo e della
Anno v.

fiaccola ardente sembrano riferirsi all'officio degli edi-
li, che doveano illuminare la città nella ricorrenza dei
ludi ( Cic. nat. d. 1, 9 : cf. Caved. Ragguaglio p.
114), e far libazioni,conforme al detto di Cicerone
(de Harusp. resp. 10-11 ) : si aedi li s verbo autsw-
pulo aberravit, ludi sunt non rile facti.

Plautia a. 10, BACCHIVS IVDAEVS. A torto io
congetturai, che il nome Racchius sia d'origine ebrai-
ca ; poiché è manifestamente il nome grecanico Bxx-
X^os, che non si disdice ad un regolo giudaico di quei
tempi; tanto più che Bxxxsìos appellavasi anche l'avo
di S. Giustino martire, nativo di Napoli della Sama-
rilide (Apolog. 1,1: Euseb. h. e. IV, 12 ).

Poblicìa n. 6. Testa laureala d'Apollo, con astro
al didietro e ROMA al disotto.

)( ROMA. Roma sedente sopra una congerie d' ar-
mi con asta nella d. e con la s. al parazonio, e Vitto-
ria stante dietro lei in alto d'incoronarla.

Questo denario, detto inedito dal eh. Cohen, con
qualche discordanza tra il disegno e la sua descrizione,
mi pare un parlo ibrido nato dalla congiunzione del
ritto di un denario di A. Poslumio Albino e di C. Po-
blicio Malleolo , colleghi nel triunvirato monetale,
come chiaro si pare anche dalla ripetizione del nome
ROMA.

Poblician. 9. Il eh. Cohen,per ragione della grande
somiglianza del tipo del denario impresso da M. Po-
blicio Legato Propretore di Gneo Magno con uno dei
tre impressi da M. Minatio Sabino Proquestore, pre-
ferisce l'avviso di chi attribuì anche quello ad un le-
gato di Gneo figliuolo di Pompeo Magno. Ma egli non
avrebbe ciò detto, se avvertito avesse, che il denario

di M. Poblicio si rinvenne nel ripostiglio di Ronco-

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