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— 195 —

scrittura del marmo del Vaticano segnatamente nel gnome, com' anche quello di L • COILIO per la sles-
carattere che varia specialmente dalla riga 13 in ap- sa ragione; che gli apici ricorrono anche a'iempi de-
presso. Ma parmi che cotale differenza di caratteri e gli Antonini , come fu comprovalo dal eh. P. Gar-
di scrittura, che s'incontra anche in altre lapidi (Ma- rucci, e che 1' uso dell' AI e dell' 01 non era del tut-
rini, Arv. p. 29, 33, 125, 187, 237), da ciò prò- to dismesso a'tempi degli Antonini (cf. Eckhel t. II p.
venisse, che il marmo dedicato al benemerito decu- 50), senza dire degli arcaismi riprodotti da Adriano,
rione Gamala dagli Ostiensi fosse da prima scritto fi- da Frontone e da altri scrittori di quell'eia,
no all' undecima linea, e che tutto il rimanente vi si 11 eh. Visconti (p.329) tiene per certo, che in quel
venisse aggiungendo a mano a mano eh' egli facea no- L • CAESAR • AVG • F (duumviro Ostiense e di cui
velie elargizioni, e che gli si decretavano novelli o- fece le veci P. Lucilio Gamala) non si possa ravvisa-
nori; di che ne porge forte indizio anche l'IDEM ri- re altra persona , che il minor nipote di Ottaviano
petuto le tante volte a capo verso. Augusto e suo figlio adottivo : ma parmi che nulla
Io pertanto sono persuaso, che le due iscrizioni o- osti a ravvisarvi anzi L. Elio Cesare figliuolo adottivo
norarie di Gamala spettino unicamente a'tempi degli di Adriano. Il lodato Visconti insiste dicendo ch'egli
Antonini, e che la prima gli fosse probabilmente de- in fatti non trova che si dia in altro marmo un figlio
dicata verso la fine dell'impero di Adriano. La pri- d'imperatore annunziato col solo prenome. Ma, senza
ma tuttora superstite nel marmo Valicano ha « ca- fare allre indagini , mi basii pur rammentare l'insi-
» ratteri, che spettano indubitatamente al tempo de- gne marmo di Casa calda , edito nello stesso volume
» gli Antonini « (Visconti p. 327). La grande molti- XXIX degli annali archeologici (p. 88 segg.), che
plicità delle magistrature e de' sacerdozii di Gamala , parla di L. Aurelius L. Caesaris liberlus Nicomedes
V aggregazione gratuita di esso lui tuttora INFANTS, qui— L • CAESARIS • FV1T • ACVBICVLO , vale a
la statua inaurala dedicatagli, la scrittura OSTIESI- dire di L. Aelius Caesar figliuolo adottivo di Adriano
bvs {inscr. 2 vs. %ì) e CONSTITVET per CONSTI- Augusto. P. Lucilio Gamala p =~
TVIT e VENDRIT per VENDEREI, ed altre parti- prefetto in luogo Ludi Aelii =-„
colarità , meglio si addicono a' tempi degli Antonini FtYtt; lo che mostra che quella E -
che non a quelli d'Augusto. Il eh. Mommsen , allor ta nel 136 o 137 dell' era nosl
che non si conosceva che sola una delle due epigraG, driano , che in appresso sarei
potè scrivere che nulla vi si trova che accenni atem- Adriano e sì Antonino Pio non e- b
pi posteriori ; ma non può dirsi altrettanto ora che sere Duumviri e Quinquennali E_r
consta dall' altra come Gamala Thermas, quas Divus pii (Eckhel t. IV. p. 488 : Bui E. "£^5
Pius aedificaverat, refecit. Il chiar. Visconti ravvisa La denominazione AVG • F, se E_r co
con esso lui caratteri di alta antichità nella remissio- eh. Visconti, a'tempi degli Ani =_ _c
ne del lucar, nella elezione di Gamala a quinquenna- vaga di troppo, ed acconciatole "g
le in comilis; e vi aggiunge la mancanza del cogno- sari aventi il prenome Lucius; =. —
me in M. Turranio, gli apici segnati nelle prime un- dare le monete di Commodo =_m o
dici linee del marmo del Vaticano, e gli arcaismi del- COMMODVS CAES • AVG F i
l'Ai e dell'01 posii per AE, OE (p. 330, 334). Ma Ora mi rimane a sciogliere Es q j
vuoisi avvertire , che il lucar nominavasi tultora al- proveniente dalle parole : cum =_ t s f
meno fino a'giorni di Tertulliano (adi?. Gnost. 8); che vendrit [venderei) oh poUicitatìc = m
i comizii municipali per le elezioni si mantennero an- furono intese di una promessa
che sotto l'impero, come consta dalle tavole di Sai- stiense a Roma di contribuire jj^ |
pesa e di Malaca ; che M. Turranio è menzionato a recchio della guerra navale co ^ £j
pena per incidente, e perciò potè omettersi il suo co- me non pare che a que'giorn'-

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