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Bullettino archeologico Napoletano — N.S.7.1858-1859

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Nr. 152 (Settembre 1858)
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https://doi.org/10.11588/diglit.12306#0011
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BALLETTINO ARCHEOLOGICO NAPOLITANO.
NUOVA SERIE
2V.° 152. (1. dell’anno VII.) Settembre 1858.

Nuove scavazioni di Pietrabbondante. Iscrizione sannitica ivi ritrovata. —< Congetture intorno ad alcuni tipi
delle monete di Laus della Lucania.—Iscrizione di Capua. Supplemento al! articolo inserito nel n. 145.

Nuove scavazioni di Pietrabbondante. Iscrizione san-
nitica ivi ritrovala (1).
Nelle regie scavazioni di Pietrabbondante, cbe al-
trove ritenemmo corrispondere al sannitico Bovianum
(v. questo ballettino an. VI p. 185 segg. ), fu traile
altre iscrizioni in sannitico dialetto ritrovata una di
grandissima importanza, la quale merita di richia-
mare l’attenzione di tutti i cultori dell’ archeologia
e della filologia.
Essa è come segue (v. la tav. I):
• WRT0V[Ei
MR^ • WIHI8R*q
WI-V • )IRF • WRnv
’avT*ipm>i • wi-
* i-aiiRORW • *»r
nawv • 8v^a • wRn
vsiixa • xiaiT^vn • T3
XPI-8 • 33TRHVV
AJlbWRX • • HfrH
8F8 • ^VMV>a8JV
Comincerò dal fare alcune brevi considerazioni fi-
lologiche e grammaticali, le quali ci apriranno la
via ad una probabile spiegazione di tutta la epigrafe.
Hortam. Questa voce era già comparsa nella fa-
mosa iscrizione di Agnone ( pubblicata dal sig. Cre-
monese , Bullett. dell’ Ist. 1848 p. 145 seg., poi il-
lustrata dal Mommsen unter. Dial. tav. VII p. 128
segg., e dall’Henzen annoi. dell’Ist. 1848 p. 382
(1) Queste osservazioni sono siate da me comunicate alla R. Ac-
cademia Ereolanese.
ANNO VII.

segg. mou. tav. 60 del voi. IV ; cf. Bullett. dell’Ist.
1850 p. 185), se non che in essa leggesi hortom: dal
che vien comprovato lo scambio dell’Re dell’ V nel
sannitico dialetto ; siccome avremo la occasione di
notare altra volta fra poco. Intanto non può esser
dubbioso che la voce hortam è un accusativo di horto,
e che corrisponde perfettamente all’ horlus de’ Latini.
liisd. La critica ci persuade a ravvisare in questa
parola un imperativo , da cui dipende l’accusativo
hortam. Ponendo mente alla comparsa della sibilante
nel più antico latino , contentandomi di ricordare il
celebre sllitibus iudicandis, così pure slocus, eìoslaa-
gid osco (vedi Mommsen Unt. Dial. p. 295) ; ed es-
sendo d’altra parte notissimo lo scambio dell’* e dell’
u, non so vedere nel liisd, che abbiamo sotto gli oc-
chi, altra cosa che lude, nel significato di godi, di-
vertiti. Ricordo a tal proposito il gotico lustus , che
dà origine al germanico lust. Ed il paragone dell’/ior-
tam liisd della nostra iscrizione ci richiama sponta-
neamente al pensiero il germanico lustgarten giardi-
no di delizia, che corrisponde alla intelligenza che
noi crediamo doversi dare alla sannitica epigrafe, di
che favelliamo.
Safinim. Non può dubitarsi che sia un genitivo
plurale retto dal sostantivo hortam: hortam Safinim
( hortum Sabinorum ) (1). É noto lo scambio del b
e dell’ f : e basterà citare la iscrizione osca viaria di
Pompei, ove si legge Stafiana per Stabiana ( Fio-
relli monum. epigr. Pomp. pag. XI sec. edit. ), e la
laminetta di Capua che ci offre sifei per sibei ( Bul-
lett. arch. nap. an. V p. 103), nonché il tante volte
(1) Grammaticalmente potrebbe essere hortum Sabinum ; ma noi
può logicamente, perchè un giardino Sabino non vuol dir nulla.
 
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