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Bullettino archeologico Napoletano — N.S.7.1858-1859

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Nr. 166 (Aprile 1859)
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BALLETTINO ARCHEOLOGICO NAPOLITANO.
NUOVA SERIE
N° 166. (16- dell’ anno VII.) Aprile 1859.

Nuovi studii intorno alle antiche monete di Alene.

Nuovi studi intorno alle antiche monete di Atene.
La celebrità dell’antica Atene, tenuta per inven-
trice e propagalrice d’ogni civiltà e dottrina, fece sì
che le sue monete, benché inferiori di molto, in ri-
guardo all’arte, a quelle di non poche altre città della
Grecia, a sé chiamassero gli studi di parecchi archeo-
logi e filologi, in ogni età, e segnatamente a’giorni
nostri.
Nell’anno 1836 io diedi a luce alcune tenui osser-
vazioni intorno ad esse (v. contin. delle memorie di
Bclig. t. V p. 321-356), le quali, se per una parte
furono bene accolte da’ benevoli miei corrispondenti
(v. Bull. dell’Inst. arch. 1837 p. 142-144), per al-
tra furono poco curate dal eh. Rathgeber, che scri-
vendo due anni appresso le sue ricerche intorno do-
dici lelradrachme Attiche [Annali archeol. 1838 p.
31-54) mostrò di non conoscerle nè manco. Quasi
nel tempo stesso, che il Rathgeber, il eh. cav. Ar-
nelh, dando a luce la descrizione delle monete di Ate-
ne , che si conservano nel museo Cesareo di Vienna
[lahrbucher der Litteratur, Wien 1838 voi. LXXX1I,
Anzeige p. 18-48), tenne conto più volle delle ri-
dette mie osservazioni, facendo tuli’insieme qualche
rettificazione alle mie congetture, talor troppo ardile
e leggiere.
In questo mentre, nel decorso cioè di un venti
anni, il lodato Rathgeber, proseguendo ne’suoi stu-
di, ampliava di molto il primo suo lavoro, che nello
scorso anno 1858 vide la luce sotto il titolo di Neun-
undneunzig silberne JBunzen der Athenaier aus der
Sammlung zu Gotha-, e quasi nel tempo medesimo il
eh. E. Beulé professore di archeologia nell’imp. Bi-
blioteca di Parigi, pubblicò l’opera sua assai più am-
ANiNO VII.

pia, e corredata di molli ed accurati disegni, intito-
lata : Ics monnaies d'Athènes, Paris, 1858.
Si l’uno come l’altro dei due lodali archeologi mi
si mostrò poco benevolo censurando acremente le
parti più deboli del mio lavoro, e profittando pure
talora di qualche mia buona osservazione, senza pur
nominarmi. Ben veggo che il eh. Rathgeber non avrà
troppo gradito qualche rettificazione già da me fatta
alle prime sue ricerche [Bull. arch. 1837 p. 202:
1838 p. 185-187), di cui talor profitta ( neun-
undn. p. 99), ma senza nominarmi. Nel nuovo suo
lavoro campeggia una veramente stupenda erudizio-
ne ; ma questa può dirsi talora gettata al vento, poi-
ché , avendo egli soli’ occhio monete forse mal con-
servate, incorse in abbagli assai gravi, e quindi sprecò
talvolta la sua erudizione. Un personaggio, ad esem-
pio , scettrato sedente in trono con a lato una donna
stolata tenente due faci, una per ciascuna mano, fu
da lui tenuto per un maestro sedente in cattedra col
suo discente stanlegli a fianco (Rathgeber p. 81:
Beulé p. 202). Apollo ignudo stante con arco nella
s. gli parve non so qual figura caudata e tenente un
pedo pastoreccio, forse un satiro ( Rathgeber p. 95,
100, 101: Beulé p. 252, 261, 271).
Io non ebbi mai prima d’ora che fare o dire col
eh. Beulé, e non so veder la cagione per la quale
egli mi si mostra avverso quanto altri mai ; quando
mai noi facesse per secondare l’aura , che da qual-
che anno spira a me contraria da qualcuno degli
onorandi seggi dell’ inclita Accademia delle Iscri-
zioni , non per altro se non che per non avere io
creduto di dovere offerir loro qualche ambito gra-
nello d’incenso. Nonostante che il lodato archeologo
Francese riprenda troppo acremente le mie osserva?
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