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BULLETTINO ARCHEOLOGICO NAPOLITANO.

NUOVA SERIE
N.° 180. (4. dell'anno Vili.) Marzo 1860.

Notizia di alcuni monumenti Cumani. — Rettificazione epigrafica.

Notizia di alcuni monumenti Cumani. una epigrafe, della quale non restano che le seguenti

lettere (tav. V n. 4) :

Non ha guari fu in Cuma eseguita una scavazio- • • • • 393H53T
ne, dalla quale provennero alcuni antichi monumen-
ti , che son da riputare importanti, In quanto a ru- Le arcaiche lettere di questa iscrizione son da pa-
deri > è a notare che apparvero alcune fabbriche di ragonare con quelle delle due antichissime iscrizioni
greca costruzione, delle quali non osiamo dare una cumane, possedute da S. A.R. il Conte di Siracusa,
precisa idea; giacché la poca estensione dello scavo e da me pubblicale in questo Bulletlino (an. VI tav.
ci vieta d'investigare a quale edilìzio appartenessero, d'agg.). Paragonata principalmente con quella di De-
Osserviamo soltanto che quei residui di greche fab- mocaride , si troverà similmente il S , benché sia la
briche si compongono di grandi pezzi di tufo fra loro iscrizione retrograda , e si troverà un' altra volta la
riuniti. È poi singolare che al disopra di quelle più forma del R, sebbene la lineetta anteriore parta dalla
amiche costruzioni mirasi uno strato di terra di circa curva e non dalla retta, alla quale rimane quasi pa-
un palmo di altezza, sul quale si distende un pavi- rallela. Ma queste diversità sono in parte dovute al
mento a musaico di bianche pielruzze, di lavoro ro- disquilibrio della mano , nel momento di segnare i
mano. caratteri con un'acuta punta. In quanto alla paleogra-

In vicinanza di questi ruderi vedevansi ammassati fia , ci sembra eziandio da notare la forma H dello

un gran numero di vasi dipinti, con le figure segnate spirito denso, che si avvicina a quella che compari-

a graffito ed a colori, di quella maniera che appella- sce frequentemente nelle leggende arcaiche de' vasi

no corintia. Ve ne ha moltissimi frammentati, altri dipinti. Ed è importante il veder segnato lo spirito in

più o meno intalli. Essi sono di diverse dimensioni , epoca tanto remota, quanto dimostra la paleografia

e di svariate forme. Alcuni sono conformali a foggia del nostro frammento, che ben si trova in rapporto

di animali, come di una lepre , di un ariete, di un con monumenti vascularii della primitiva arte greca:

gallo. Sovente vi sono figurati animali di stranefor- dal che deduciamo che i Gioni adoperarono innanzi

me ; due galli con in mezzo il serpente ; Sirene e alle vocali un seguo che ne additasse lo spirilo,

talvolta personaggi umani o divini. In mezzo a que- Non è facile applicare il cominciamenlo HEPE al

sta farragine di vasi e di frammenti di vasi, che sono nome proprio di una donna.Sicché ricorre spontanea-

ora posseduti dal nobile uomo sig. Principe Emilio mente al pensiero il supplimento : TE$HERE(S). . .

de Sayn Wittgenstein , illuminato amatore delle arti riportando la epigrafe a Giunone. È probabile che nel

e dell'archeologia , mi venne fatto di osservarne al- nostro graffito anuunziavasi , che il vaso su cui fu

cuni che ho giudicalo meritevoli di pubblicazione. segnalo fosse sacro a Giunone. In questa idea-, po-

1. Collo di vaso con greca iscrizione. Sopra un trebbe compiersi la iscrizione: Trfi "lìqy]{s ilpos 'hm)

lungo e stretto collo , che sol rimaneva del vaso di ... . seguendo forse il nome del vaso; ovvero sem-

cui formava parte, vedesi sulla nera vernice graffita plicemenle Ty,s r/Hpr)S \\ù. È ben conosciuto che nella

anno riu. 4
 
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