DOI Heft:
Nr. 181 (Marzo 1860)
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V
si avvisa, clic V unico modo di spiegare colale con- l'altra latina di pulvinar, giacché in qnelle sacre ee-
tromarca , in medaglia impressa dopo la morte di remonie appreslavansi sì le sellae o troni per le dee,
Vespasiano , si è il supporre ch'ella servì sì pe' fi- ma i ledi per gli dei (Valer. Max. II, 1,2): nam in
gliuoli di lui come pel padre.Ma vuoisi anzi spiegare Iovìs epulo ipse in lectulum, Iuno et Minerva in sei-
avvertendo , che quel denario di Domiziano Cesare las ad cocnam invitaniur. Egli modestamente con-
enne impresso in Efeso in sui primordii dell' impc- fessa di dubitare, che la sua opera lasciar possa a de-
ro di Vespasiano ( cf. Pinder die Chlophor. p. 577, siderare qualche cosa, non ostante h diligenza d.i sé
taf. II, 18), e che nel decorso di nove in dieci anni posta nel cercare di non ometlere. alcuna delle meda-
polè trovarsi logoro a segno che abbisognasse del glie imperiali sincere ed importanti , e di escludere
marchio di Vespasiano medesimo per continuare ad con tutto rigore quelle di autenticità dubbia e con-
aver corso in Roma ed altrove. Anche il eh. autore troversa ; e parmi che di falli sia egli incorso in qual-
( Descr. des méd. cons. p. XXXIX) avea pure avver- che rara omissione , e che abbia accolto alcune po-
tilo, che i denarii di famiglie conlromarcali da Ve- che monete o spurie o dubbie, quali sono quelle di
spasiano sono generalmente mal conservali. E qui Caligola col titolo M • AGRIPPAE • N (n. 29: cf.
mi gio\i avvertire, che nell'agosto del 1847 mi fu questo bullelt. aan. VI. p. 141-142), e fors'anche
mostrato dal negoziante Napoletano Benigno Tuzi quella delle sue tre sorelle Giulia, Drusilla ed Agrip-
un cisloforo alquanto logoro di M. Antonio (Mo- pina ( p. 155).
reil. fam.il. Ani. lab. 2. n. I.) insignito della con- Dopo aver falle queste avvertenze generali mi giovi
Iromarca IMPVESAV in lettere legate insieme ; che soggiungere alquante osservazioni intorno alle più
mi parve cosa rara, se non fors'anche unica. Di che importanti medaglie descritte dal eh. Cohen, che in-
si vede che quel cisloforo, impresso intorno all'anno cominciando da quelle di Giulio Cesare e de'Pompei
715 nella provincia dell'Asia, nell'825 avea tuttora progredirà fino alla caduta dell' impero occidentale ,
corso legale in Roma, del pari che i cistofori impe- rimettendo gli studiosi, per quel che riguarda le bi-
nali alquanto più leggieri, e vi si spendeva pel va- zanline, all'opera del eh. de Saulcy. Tutta l'opera
lore di tre denarii (Pinder, die cist. p. 576). A pa- sarà compresa in cinque volumi,
rere del eh. Cohen lo scopo principale dell' impres-
sione de' medaglioni sarebbe slato quello di esibire AVGVSTO
una prova dell'abilità degli artefici, che intagliar do-
vevano i conii per le officine monetarie (p. XXI); Nel bel medaglione di Augusto, impresso nell'A-
ma parmi assai più fondata e probabile la sentenza sia Minore , con la PAX nel riverso , il eh. autore
dell'Eckhel (Doctr. N. V. t. I. p. XVII) convali- ( n. 39 pi. IV) ha omesso, sì nella descrizione come
dala dal eh. Borghesi [Annali arch. t. X. p. 62), nel disegno, la notevole particolarità della fiaccola
che servissero cioè di donativi nella ricorrenza di fe- semispenta posta sotto i piedi della Pace medesima
ste e di ludi sacri, e per decorazioni e premii mili- (cf. annali arch. t. XXII. p. 199 : Pinder , die Ci-
tari. D' altra parte collaudo la conferma che ne por- stophor. p. 604 taf. II, 4). Nelle monete col croco-
ge il eh. a. dell'avviso dell'Eckhel intorno all'età dilo nel riverso egli legge AEGYPTO CAPTA , non
de' contorniati col riscontro di due medaglioni di Co- ostante che nel suo disegno leggasi rettamente AE-
stantino Magno del museo di Parigi portanti l'uno GVPTO, come hanno le monete originali {Annali
un principio di contorno, e l'altro una palma incusa arch. t. XXII p.177), e parimente l'obelisco dedica-
( p. XXV ). to da Augusto medesimo in Roma l'anno 744 (Gar-
II eh. a. ha sostituito alla voce lectislernium, usata rucci, segni delle lap. lat. p. 26).
dall' Eckhel e da altri numografi , quella di trono , i. CAESAR • III • VIR ■ R ■ P • C. Testa nuda con
come più propria (p. VI); ma forse meglio tornava barba di lutto, o giovenile.
si avvisa, clic V unico modo di spiegare colale con- l'altra latina di pulvinar, giacché in qnelle sacre ee-
tromarca , in medaglia impressa dopo la morte di remonie appreslavansi sì le sellae o troni per le dee,
Vespasiano , si è il supporre ch'ella servì sì pe' fi- ma i ledi per gli dei (Valer. Max. II, 1,2): nam in
gliuoli di lui come pel padre.Ma vuoisi anzi spiegare Iovìs epulo ipse in lectulum, Iuno et Minerva in sei-
avvertendo , che quel denario di Domiziano Cesare las ad cocnam invitaniur. Egli modestamente con-
enne impresso in Efeso in sui primordii dell' impc- fessa di dubitare, che la sua opera lasciar possa a de-
ro di Vespasiano ( cf. Pinder die Chlophor. p. 577, siderare qualche cosa, non ostante h diligenza d.i sé
taf. II, 18), e che nel decorso di nove in dieci anni posta nel cercare di non ometlere. alcuna delle meda-
polè trovarsi logoro a segno che abbisognasse del glie imperiali sincere ed importanti , e di escludere
marchio di Vespasiano medesimo per continuare ad con tutto rigore quelle di autenticità dubbia e con-
aver corso in Roma ed altrove. Anche il eh. autore troversa ; e parmi che di falli sia egli incorso in qual-
( Descr. des méd. cons. p. XXXIX) avea pure avver- che rara omissione , e che abbia accolto alcune po-
tilo, che i denarii di famiglie conlromarcali da Ve- che monete o spurie o dubbie, quali sono quelle di
spasiano sono generalmente mal conservali. E qui Caligola col titolo M • AGRIPPAE • N (n. 29: cf.
mi gio\i avvertire, che nell'agosto del 1847 mi fu questo bullelt. aan. VI. p. 141-142), e fors'anche
mostrato dal negoziante Napoletano Benigno Tuzi quella delle sue tre sorelle Giulia, Drusilla ed Agrip-
un cisloforo alquanto logoro di M. Antonio (Mo- pina ( p. 155).
reil. fam.il. Ani. lab. 2. n. I.) insignito della con- Dopo aver falle queste avvertenze generali mi giovi
Iromarca IMPVESAV in lettere legate insieme ; che soggiungere alquante osservazioni intorno alle più
mi parve cosa rara, se non fors'anche unica. Di che importanti medaglie descritte dal eh. Cohen, che in-
si vede che quel cisloforo, impresso intorno all'anno cominciando da quelle di Giulio Cesare e de'Pompei
715 nella provincia dell'Asia, nell'825 avea tuttora progredirà fino alla caduta dell' impero occidentale ,
corso legale in Roma, del pari che i cistofori impe- rimettendo gli studiosi, per quel che riguarda le bi-
nali alquanto più leggieri, e vi si spendeva pel va- zanline, all'opera del eh. de Saulcy. Tutta l'opera
lore di tre denarii (Pinder, die cist. p. 576). A pa- sarà compresa in cinque volumi,
rere del eh. Cohen lo scopo principale dell' impres-
sione de' medaglioni sarebbe slato quello di esibire AVGVSTO
una prova dell'abilità degli artefici, che intagliar do-
vevano i conii per le officine monetarie (p. XXI); Nel bel medaglione di Augusto, impresso nell'A-
ma parmi assai più fondata e probabile la sentenza sia Minore , con la PAX nel riverso , il eh. autore
dell'Eckhel (Doctr. N. V. t. I. p. XVII) convali- ( n. 39 pi. IV) ha omesso, sì nella descrizione come
dala dal eh. Borghesi [Annali arch. t. X. p. 62), nel disegno, la notevole particolarità della fiaccola
che servissero cioè di donativi nella ricorrenza di fe- semispenta posta sotto i piedi della Pace medesima
ste e di ludi sacri, e per decorazioni e premii mili- (cf. annali arch. t. XXII. p. 199 : Pinder , die Ci-
tari. D' altra parte collaudo la conferma che ne por- stophor. p. 604 taf. II, 4). Nelle monete col croco-
ge il eh. a. dell'avviso dell'Eckhel intorno all'età dilo nel riverso egli legge AEGYPTO CAPTA , non
de' contorniati col riscontro di due medaglioni di Co- ostante che nel suo disegno leggasi rettamente AE-
stantino Magno del museo di Parigi portanti l'uno GVPTO, come hanno le monete originali {Annali
un principio di contorno, e l'altro una palma incusa arch. t. XXII p.177), e parimente l'obelisco dedica-
( p. XXV ). to da Augusto medesimo in Roma l'anno 744 (Gar-
II eh. a. ha sostituito alla voce lectislernium, usata rucci, segni delle lap. lat. p. 26).
dall' Eckhel e da altri numografi , quella di trono , i. CAESAR • III • VIR ■ R ■ P • C. Testa nuda con
come più propria (p. VI); ma forse meglio tornava barba di lutto, o giovenile.