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Mostra di Tiziano <1935, Venedig>; Barbantini, Nino [Editor]; Vecellio, Tiziano [Ill.]
Mostra di Tiziano: Venezia XXV Aprile-IV Novembre MCMXXXV-XIII : catalogo delle opere — Venezia, 1935

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https://doi.org/10.11588/diglit.71788#0125
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59 - RITRATTO DI PIER LUIGI FARNESE DUCA DI
CASTRO (1543).
Del fosco figlio di Papa Paolo III abbiamo qui entrambi i ritratti
famosi venuti a Napoli dall'eredità farnesiana; questo che è del 1543
quando Pier Luigi era solo Duca di Castro, l'altro (N. 67) del 46 quando
aveva assunto il titolo di Duca di Parma e di Piacenza. Nel 1543
Pier Luigi, come ha lasciato scritto il Caro, che ne era il confidente
e il segretario, si trovava ancor in buona salute, di così florida cera,
e così ben disposto come non era stato mai; nè ancor gli si erano
stretti intorno l'odio dei sudditi e la congiura che dovevano trarlo, pochi
anni dopo, alla tragica fine. Egli sfoggia qui e gode la pompa dei
vestiti principeschi, che difficile è trovar più ricchi e affascinanti in
un ritratto del tempo. Nella figura una vigoria di rilievo insolita
sino allora in Tiziano, fa pensare ad influssi michelangioleschi. « Nello
« scatto della fulgidissima piuma, scrive A. Venturi (IX, III p. 293),
« nelle volute dell' elsa di spada, vive un senso energetico della massa
«luminosa, e della linea tradotta in guizzo di luce che avvicina
« Tiziano a Michelangelo, più che in qualsiasi altra opera, più che
« nei nudi atletici. Le mani in riposo, quasi in abbandono, svelano
«un'interna forza invincibile, e il volto bruno, che in un violento ri-
« verbero di sole s'affaccia dall'ombra del fondo, ha una grandezza
« ardente e barbara ». Provenne da Parma ai Borboni a Napoli con
1' eredità dei Farnese.
Tela: a. 1.00, 1. 0.75.
Dal Palazzo Reale, Napoli.

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