(Fra Giocondo)
22
(Giuliano da Sangallo)
Arch. 2058. Tav. LVIII, fig. 88.
Tecnica: penna.
Alt. 410 - Largh. 280 (Mutilo).
carta 2 recto) arcus theodori,, - Alzato e metà
di pianta, ccn misure, del Giano del Velabro.
Carta gialla.
Bibliografia. - Ferri, 198 e 207.
1) Hiilsen-Jordan, 348.
Arch. 2058. Tav. LVIll, fig. 89.
carta 2 verso) De lo arco di theodoro ,, - Par-
Arch. 3931. Tav. LX, fig. 93.
ticolari., con misure, del Giano del Velabro.
1) Pianta della Basilica di Costantino.
Tecnica : penna, riga e compasso.
Tutto il foglio : Alt. 340 - Largh. 470.
Carta bianca. Filigrana: come al dis. 1534 (vedi pag. 13).
2) Pianta delle Terme Neroniane Alessandrine (?)
Tecnica: penna.
Alt. 415 - Largh. 265 (Mutilo).
Bibliografia. - Ferri, 125.
Carta gialla.
Bibliografia. - Ferri, 129 e 198.
Arch. 7952. Tav. LIX, fig. 90.
“ seten solla a santo gricorio ,, - Schizzo in pianta
dei lacunari a rosoni del prim’ordine del Settizonio.
Arch. 3930. Tav. LX, fig. 94.
Pianta, con misure e note, di terme (?)
Sul verso (che non riproduco): fio-ura geometrica
per la costruzione di una elissi.
Tecnica: penna.
Alt. 415 - Largh. 280.
Tecnica: penna.
Alt. 147 - Largh. 210 (Mutilo).
Carta bianca. Filigrana: croce su tre monti.
Carta bianca.
Bibliografia. - Ferri, 198 e 201.
11 disegno proviene dalla collezione Geymtiller (cfr. pag. 12).
-*-
Arch. 4121. Tav. LIX, fig. 91.
GIULIANO DA SANGALLO
Pianta misurata della Basilica di Costantino.
Nato a Firenze nel 1452 (0 sulla fine del 1451); morto ivi il 20
ottobre 1516.
Tecnica: penna e bistro, riga e compasso.
Alt. 565 - Largh. 430.
1
Carta bianca. Filigrana: come al dis. 1534 (vedi pag. 13).
Nel 1465 cominciò in Roma a studiare i monumenti antichi. Nel
1500 venne da Firenze a Roma, dove si fermò cinque giorni. Tornò a
Roma nel 1504 dopo l’elezione di Giulio II e vi si trattenne fino al
novembre 1507. Vi ritornò per breve tempo nel dicembre del 1508.
Bibliografia. - Ferri, 129.
Vi fissò dimora dall’estate del 1513 al i° luglio del 1515.
Ho riportato queste date dall’Hulsen (Lib. Giul. Sang., pagg. L-LII),
che le desume principalmente dal Fabriczy (Chronologischer Prospekt d.
Lebensdaten u. Werke Giul. d. Sang.).
Per i disegni di Giuliano in generale vedine la indicazione e clas-
Serie dei lucidi.
sificazione nella monografia del Fabriczy, Die Handzeichnungen Giu-
lianos da Sangallo.
Tutto quello che riguarda i disegni dall’antico — fonti, cronolo-
I disegni : arch. 3929-3935 costituiscono una serie di sette fram-
menti di fogli di carta gialla sottile e contengono lucidi di piante di
edifici antichi.
II Ferri (in Geymuller, Cento dis. d. Fr. Gioc., 21) attribuisce i
lucidi a Fra Giocondo, che li avrebbe tratti da disegni di altro maestro.
Descrivo e riproduco soltanto i tre frammenti, che contengono
monumenti antichi di Roma.
gia, bibliografia, ecc. -— trovasi raccolto ed illustrato dall’Hùlsen nella
rnagistrale edizione del « Libro di Giuliano da Sangallo » codice Bar-
beriniano-Vaticano latino 4424.
Nella quale edizione l’Hùlsen descrive nuovamente il taccuino di
Giuliano, cod. S, IV, 8, della Biblioteca Comunale di Siena, già de-
scritto dal Fabriczy, op. cit., e riprodotto dal Falb.
Per le relazioni fra i disegni del Codice Escurialense e quelli di
Giuliano vedi lo studio dell’Hùlsen, Escurialensis und Sangallo.
Arch. 3932. Tav. LX, fig. 92.
Arch. 131. Tav. LXI, fig. 95.
1) “ trofei di Mario ,, - Pianta della mostra del-
l’Acqua Giulia.
Disegno di restituzione in sezione longitudinale del
tepidarium delle Terme Diocleziane.
2) Piante di edifici ignoti; uno di pianta ottagona
con la indicazione “ adardia „ (?) (= ad Ardea ?).
Sul verso sta scritto “ TRNPIO GRRCHO „, ti-
tolo che non può certo riferirsi al disegno del recto.
22
(Giuliano da Sangallo)
Arch. 2058. Tav. LVIII, fig. 88.
Tecnica: penna.
Alt. 410 - Largh. 280 (Mutilo).
carta 2 recto) arcus theodori,, - Alzato e metà
di pianta, ccn misure, del Giano del Velabro.
Carta gialla.
Bibliografia. - Ferri, 198 e 207.
1) Hiilsen-Jordan, 348.
Arch. 2058. Tav. LVIll, fig. 89.
carta 2 verso) De lo arco di theodoro ,, - Par-
Arch. 3931. Tav. LX, fig. 93.
ticolari., con misure, del Giano del Velabro.
1) Pianta della Basilica di Costantino.
Tecnica : penna, riga e compasso.
Tutto il foglio : Alt. 340 - Largh. 470.
Carta bianca. Filigrana: come al dis. 1534 (vedi pag. 13).
2) Pianta delle Terme Neroniane Alessandrine (?)
Tecnica: penna.
Alt. 415 - Largh. 265 (Mutilo).
Bibliografia. - Ferri, 125.
Carta gialla.
Bibliografia. - Ferri, 129 e 198.
Arch. 7952. Tav. LIX, fig. 90.
“ seten solla a santo gricorio ,, - Schizzo in pianta
dei lacunari a rosoni del prim’ordine del Settizonio.
Arch. 3930. Tav. LX, fig. 94.
Pianta, con misure e note, di terme (?)
Sul verso (che non riproduco): fio-ura geometrica
per la costruzione di una elissi.
Tecnica: penna.
Alt. 415 - Largh. 280.
Tecnica: penna.
Alt. 147 - Largh. 210 (Mutilo).
Carta bianca. Filigrana: croce su tre monti.
Carta bianca.
Bibliografia. - Ferri, 198 e 201.
11 disegno proviene dalla collezione Geymtiller (cfr. pag. 12).
-*-
Arch. 4121. Tav. LIX, fig. 91.
GIULIANO DA SANGALLO
Pianta misurata della Basilica di Costantino.
Nato a Firenze nel 1452 (0 sulla fine del 1451); morto ivi il 20
ottobre 1516.
Tecnica: penna e bistro, riga e compasso.
Alt. 565 - Largh. 430.
1
Carta bianca. Filigrana: come al dis. 1534 (vedi pag. 13).
Nel 1465 cominciò in Roma a studiare i monumenti antichi. Nel
1500 venne da Firenze a Roma, dove si fermò cinque giorni. Tornò a
Roma nel 1504 dopo l’elezione di Giulio II e vi si trattenne fino al
novembre 1507. Vi ritornò per breve tempo nel dicembre del 1508.
Bibliografia. - Ferri, 129.
Vi fissò dimora dall’estate del 1513 al i° luglio del 1515.
Ho riportato queste date dall’Hulsen (Lib. Giul. Sang., pagg. L-LII),
che le desume principalmente dal Fabriczy (Chronologischer Prospekt d.
Lebensdaten u. Werke Giul. d. Sang.).
Per i disegni di Giuliano in generale vedine la indicazione e clas-
Serie dei lucidi.
sificazione nella monografia del Fabriczy, Die Handzeichnungen Giu-
lianos da Sangallo.
Tutto quello che riguarda i disegni dall’antico — fonti, cronolo-
I disegni : arch. 3929-3935 costituiscono una serie di sette fram-
menti di fogli di carta gialla sottile e contengono lucidi di piante di
edifici antichi.
II Ferri (in Geymuller, Cento dis. d. Fr. Gioc., 21) attribuisce i
lucidi a Fra Giocondo, che li avrebbe tratti da disegni di altro maestro.
Descrivo e riproduco soltanto i tre frammenti, che contengono
monumenti antichi di Roma.
gia, bibliografia, ecc. -— trovasi raccolto ed illustrato dall’Hùlsen nella
rnagistrale edizione del « Libro di Giuliano da Sangallo » codice Bar-
beriniano-Vaticano latino 4424.
Nella quale edizione l’Hùlsen descrive nuovamente il taccuino di
Giuliano, cod. S, IV, 8, della Biblioteca Comunale di Siena, già de-
scritto dal Fabriczy, op. cit., e riprodotto dal Falb.
Per le relazioni fra i disegni del Codice Escurialense e quelli di
Giuliano vedi lo studio dell’Hùlsen, Escurialensis und Sangallo.
Arch. 3932. Tav. LX, fig. 92.
Arch. 131. Tav. LXI, fig. 95.
1) “ trofei di Mario ,, - Pianta della mostra del-
l’Acqua Giulia.
Disegno di restituzione in sezione longitudinale del
tepidarium delle Terme Diocleziane.
2) Piante di edifici ignoti; uno di pianta ottagona
con la indicazione “ adardia „ (?) (= ad Ardea ?).
Sul verso sta scritto “ TRNPIO GRRCHO „, ti-
tolo che non può certo riferirsi al disegno del recto.