(Fabrizio Parmigiano)
128
(Stefano du Pérac).
FABRIZIO PARMIGIANO
Andrea Fabrizi, n. a Parma circa il 1560; m. a Roma circa il 1603.
Paes. 532. Tav. CCCCVI, fig. 736.
Veduta del Celio dal Palatino (monastero e chiesa
dei SS. Giovanni e Paolo, clivus scauri, acquedotto,
ti iclinio di S. Gregorio).
Tecnica: penna.
Alt. 150 - Largh. 260.
Carta bianca.
Paes. 533. Tav. CCCCVI, fig. 737.
Veduta dell’Oppio dal Palatino (torri dei Cesarini,
acquedotto, chiesa e monastero di S. Pietro in Vinculis,
Arco di Costantino, Anfiteatro Flavio).
Tecnica: penna.
Alt. 230 - Largh. 390.
Carta bianca.
Bibltografia. - Ferri, 208.
-T-<8»-
STEFANO DU PÉRAC
Nato a Parigi circa il 1525; morto a Parigi il 1 aprile 1604.
Venne a Roma circa il 1559 e vi rimase fino a quando tornò a
Parigi circa ii 1589.
Dati biografici e notizie sui lavori, disegni e stampe del Du Pérac
in Ehrle, Roma prima di Sisto V: la pianta di Roma Du Pérac - Lafréry.
Disegni
per “I Vestigi dell’Antichità di Roma
II Du Pérac pubblicò a Roma nel 1575 la nota serie di stampe,
in quaranta tavole, intitolata I Vestigi delL'Antichità di Roma; e ne fu
editore Laurent de la Vacherie (Lorenzo della Vaccheria). Sia l’edi-
zione principe, sia le successive sono esaminate e descritte dall’Ashbjo
Le diverse edizioni dei “ Vestigi dell’Antichità di Roma
I disegni 1750 e 1751, che quì pubblico, credo siano preparatorii
rispettivamente alle tavole 32 e 36 dei Vestigi. Disegni e tavole cor-
rispondono per le dimensioni. Le lievi differenze in qualche particolare
delle vedute dipendono, come quasi sempre si verifica, da chi intagliò
i rami.
Arch. 1750. Tav. CCCCVII, fig. 738.
Veduta del Mausoleo di Augusto, ridotto a giar-
dino-museo dei Soderini. Sulla via di Ripetta uno de-
gli obelischi giacente, rotto in tre pezzi.
Tecnica: penna.
Alt. 209 - Largh. 382.
Carta gialla.
Bibliografia. - Ferri, 171, 178.
Arch. 1751. Tav. CCCCVII, fig. 739.
Veduta delle Terme di Costantino.
Tecnica: penna.
Alt. 217 - Largh. 388
Carta gialla.
Bibliografia. - Ferri, 173 Lanciani, Suppl. al CIL., 153 n. 548. Egger,
Rómische Veduten, 11 e tav. 7.
Disegni
per gli “ Aedificia illustria „ del Dosio.
II Fabriczy, Libro di schizzi di un pittore olandese, 114, attribuisce
al Du Pérac i disegni 2519, 2541, 2542, 2544, 2576. Ai quali si de-
vono aggiungere i disegni 2526 e 2562.
I titoli in francese, che accompagnano i disegni, sono gli originali
(e sarebbero del Du Pérac); quelli in italiano sono aggiunti dal Dosio.
Eccetto il dis. 2562, gli altri sei hanno servito per altrettante ta-
vole delle Aedificiorutn illustrium reliquiae del Dosio, edite a Roma
nel 1569.
I disegni, se fosse certa l’attribuzione al Du Pérac, dimostrereb-
bero che questi nei primi anni della sua dimora a Roma fu in rela-
zione e di aiuto al Dosio.
Arch. 2519. Tav. CCCCVIII, fig. 740.
“ palais maioì' „ (il Dosio ha aggiunto: “ ftarie di
jtalazo Maggiore „) Veduta del Palatino: costruzioni
di Settimio Severo.
Tecnica: penna.
Alt. 170 - Largh. 230.
Carta gialla.
Per la tav. 20 delle Aedificiorum illustrium reliquiae del Dosio.
Bibliografia. - Ferri, 171, 178. Fabriczy, Libro di un pittore olandese,
114. Hiilsen, Lavori del Dosio, 10 e 13.
Arch. 2562 verso. Tav. CCCCVIII,fig. 741
“ fialais maior „ Veduta del Palatino: costruzioni
di Settimio Severo.
Tecnica: penna.
Alt. 170 - Largh. 230. '
Carta gialla.
Bibliografia. - Ferri, 172, 178. Hiilsen, Lavori del Dosio, 21.
Arch. 2541. Tav. CCCCIX, fig. 742.
“ jalais antoinian „ Veduta delle Terme Antoni-
niane : frigidarium.
> t
Tecnica: penna
Alt. 170 - Largh, 230.
Carta gialla.
Per la tav. 38 delle Aedificiorum illustrium reliquiae del Dosio.
Bibliografia. — Ferri, 202. Fabriczy, Libro di un pittore olandese, 114.
Hiilsen, Lavori del Dosio, 10 e 15.
128
(Stefano du Pérac).
FABRIZIO PARMIGIANO
Andrea Fabrizi, n. a Parma circa il 1560; m. a Roma circa il 1603.
Paes. 532. Tav. CCCCVI, fig. 736.
Veduta del Celio dal Palatino (monastero e chiesa
dei SS. Giovanni e Paolo, clivus scauri, acquedotto,
ti iclinio di S. Gregorio).
Tecnica: penna.
Alt. 150 - Largh. 260.
Carta bianca.
Paes. 533. Tav. CCCCVI, fig. 737.
Veduta dell’Oppio dal Palatino (torri dei Cesarini,
acquedotto, chiesa e monastero di S. Pietro in Vinculis,
Arco di Costantino, Anfiteatro Flavio).
Tecnica: penna.
Alt. 230 - Largh. 390.
Carta bianca.
Bibltografia. - Ferri, 208.
-T-<8»-
STEFANO DU PÉRAC
Nato a Parigi circa il 1525; morto a Parigi il 1 aprile 1604.
Venne a Roma circa il 1559 e vi rimase fino a quando tornò a
Parigi circa ii 1589.
Dati biografici e notizie sui lavori, disegni e stampe del Du Pérac
in Ehrle, Roma prima di Sisto V: la pianta di Roma Du Pérac - Lafréry.
Disegni
per “I Vestigi dell’Antichità di Roma
II Du Pérac pubblicò a Roma nel 1575 la nota serie di stampe,
in quaranta tavole, intitolata I Vestigi delL'Antichità di Roma; e ne fu
editore Laurent de la Vacherie (Lorenzo della Vaccheria). Sia l’edi-
zione principe, sia le successive sono esaminate e descritte dall’Ashbjo
Le diverse edizioni dei “ Vestigi dell’Antichità di Roma
I disegni 1750 e 1751, che quì pubblico, credo siano preparatorii
rispettivamente alle tavole 32 e 36 dei Vestigi. Disegni e tavole cor-
rispondono per le dimensioni. Le lievi differenze in qualche particolare
delle vedute dipendono, come quasi sempre si verifica, da chi intagliò
i rami.
Arch. 1750. Tav. CCCCVII, fig. 738.
Veduta del Mausoleo di Augusto, ridotto a giar-
dino-museo dei Soderini. Sulla via di Ripetta uno de-
gli obelischi giacente, rotto in tre pezzi.
Tecnica: penna.
Alt. 209 - Largh. 382.
Carta gialla.
Bibliografia. - Ferri, 171, 178.
Arch. 1751. Tav. CCCCVII, fig. 739.
Veduta delle Terme di Costantino.
Tecnica: penna.
Alt. 217 - Largh. 388
Carta gialla.
Bibliografia. - Ferri, 173 Lanciani, Suppl. al CIL., 153 n. 548. Egger,
Rómische Veduten, 11 e tav. 7.
Disegni
per gli “ Aedificia illustria „ del Dosio.
II Fabriczy, Libro di schizzi di un pittore olandese, 114, attribuisce
al Du Pérac i disegni 2519, 2541, 2542, 2544, 2576. Ai quali si de-
vono aggiungere i disegni 2526 e 2562.
I titoli in francese, che accompagnano i disegni, sono gli originali
(e sarebbero del Du Pérac); quelli in italiano sono aggiunti dal Dosio.
Eccetto il dis. 2562, gli altri sei hanno servito per altrettante ta-
vole delle Aedificiorutn illustrium reliquiae del Dosio, edite a Roma
nel 1569.
I disegni, se fosse certa l’attribuzione al Du Pérac, dimostrereb-
bero che questi nei primi anni della sua dimora a Roma fu in rela-
zione e di aiuto al Dosio.
Arch. 2519. Tav. CCCCVIII, fig. 740.
“ palais maioì' „ (il Dosio ha aggiunto: “ ftarie di
jtalazo Maggiore „) Veduta del Palatino: costruzioni
di Settimio Severo.
Tecnica: penna.
Alt. 170 - Largh. 230.
Carta gialla.
Per la tav. 20 delle Aedificiorum illustrium reliquiae del Dosio.
Bibliografia. - Ferri, 171, 178. Fabriczy, Libro di un pittore olandese,
114. Hiilsen, Lavori del Dosio, 10 e 13.
Arch. 2562 verso. Tav. CCCCVIII,fig. 741
“ fialais maior „ Veduta del Palatino: costruzioni
di Settimio Severo.
Tecnica: penna.
Alt. 170 - Largh. 230. '
Carta gialla.
Bibliografia. - Ferri, 172, 178. Hiilsen, Lavori del Dosio, 21.
Arch. 2541. Tav. CCCCIX, fig. 742.
“ jalais antoinian „ Veduta delle Terme Antoni-
niane : frigidarium.
> t
Tecnica: penna
Alt. 170 - Largh, 230.
Carta gialla.
Per la tav. 38 delle Aedificiorum illustrium reliquiae del Dosio.
Bibliografia. — Ferri, 202. Fabriczy, Libro di un pittore olandese, 114.
Hiilsen, Lavori del Dosio, 10 e 15.