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ciò che asserisce il Vasari, della qual questione
non cade qui in acconcio muover parola (1). Si
crede che avendo Ercole colorito su d’ una carta
il ritratto della donna del famoso poeta Antonio
Tebaldeo ferrarese, ne ricevesse questo gentile rim-
provero che nelle sue rime sta registrato (Son. 91),
il che secondo il calcolo degli anni ne’ quali vivea-
no sì il pittore, che il poeta, è facile a credersi
per vero:
Qual fu il pittar sì temerario e stolto
Che ritrar vuolse la tua forma in carte?
Che Zeusi, e Apel, eh’ inteser sì ben l’ arte ,
E che hanno il pregio a tutti gli altri tolto ,
rata vita di questo bravo artista, della quale ancora non sono finiti i nei, non
facili per ora ad estirparsi.
(i) Nell’ esemplare del Barotti che abbiamo sott’ occhio, il riformatore aggiunse
opportunamente al testo — Io non so se figlio d? Ercole o parente si fosse
quel Girolamo de' Grandi ferrarese, che vivea circa il j 551 (così), dal-
P Alunno ( Fab. del Mondo. Artic. Ferrara ) chiamato pittore tanto eccel-
lentissimo y mentre di questo non v* ha altro che parli * conforme dicemmo
nella ( da noi rifiutata ) introduzione a quest? opera. Eccoci ad un altro im-
barazzo. E verissimo il passo dell’ Alunno nel quale dichiara aver visitato nel
viaggio da Venezia a Roma fra i suoi amici in Ferrara due Girolami pittori^
P uno il Carpi, singolarissimo, e tanto imitatore del cero quanto P arte
possa esserlo della natura* P altro de9 Grandi tanto eccellentissimo. Può con-
getturarsi che il Grandi, che visse in parte al tempo del Carpi, abbia avuto a
battesimo li nomi d’Ercole - Girolamo , per cui dall’Alunno fosse chiamato col
secondo invece del primo, ma non troppo combina l’epoca in cui lo visitò, e
che ci sembra poter dedurre dal racconto eh’ egli fa di quel suo viaggio a Roma,
dove altre volte era stato, ed erane partito alla morte di Papa Clemente VII.
accaduta nel i534 , tre anni dopo quella del Grandi, ed ora vi tornava sotto
il pontificato del di lui successore. Ma come trovare al tempo del Carpi un
altro Grandi diverso dal nostro Ercole, cui da un letterato contemporaneo si
potesse dare il titolo di eccellentissimo, quando nè le opere, nè le storie par-
lano punto di lui? Qual volta 1’ Alunno non intenda rammentare d’ aver fatta
in patria quella amichevole visita in uno degli antecedenti suoi viaggi a Roma,
noi non abbiamo bastanti cognizioni a dilucidare un fatto sì torbido. D’ un Erco-
le da Ferrara, creduto scultore, parleremo nelle note alla vita d’Alfonso Lombardi.
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in patria quella amichevole visita in uno degli antecedenti suoi viaggi a Roma,
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