Travamenti rìsguardarfti la topografìa e la epigrafìa urbana 173
TROVAHENTI RISGTJARDANTI LA TOPOGRAFIA
E LA EPIGRAFIA URBANA
Per i risarcimenti, che si vanno facendo dall' amministra-
zione comunale alla marmorea scalinata d'Aracoelì, sono stati ri-
mossi quasi tutti i lastroni di marmo che ne formano i gradini :
e quelli che conservano qualche avanzo di antiche sculture, o di
iscrizioni, non sono rimessi al posto, ma trasportati nei magaz-
zini archeologici del Comune.
È noto che la grandiosa scala fu costruita come offerta votiva
alla B. Vergine nell'anno 1348, quando infierì in Italia la ter-
ribile pestilenza, sì vivacemente descritta dal Boccaccio nel proe-
mio alle sue Novelle, la quale fu poi seguita da violente scosse
di terremoto, onde Soma patì gravissimi danni. L' iscrizione,
che esiste ancora sulla fronte della chiesa, a destra della porta
principale, attesta che il lavoro fu cominciato ai 25 di ottobre
del predetto anno, e fu diretto e compiuto da maestro Lorenzo
di Simone di Andreozzo, fabrìcator de Roma,, de regione Co-
lumnae.
Poco o nulla sappiamo del modo tenuto da maestro Lorenzo
e dagli altri marmorarii che lo coadiuvarono, nel procacciarsi il
materiale necessario. Ma, seguendo l'uso dei loro tempi, avranno
probabilmente ottenuto la concessione di spogliare vetusti edifizi,
più o meno cadenti in rovina, ed asportarne i marmi ond'erano
costruiti. Pomponio Leto riferì pel primo la notizia, che « quidam
Otho mediolanensis, senator Urbis, expoliavit térwplùm (Quirini),
12
TROVAHENTI RISGTJARDANTI LA TOPOGRAFIA
E LA EPIGRAFIA URBANA
Per i risarcimenti, che si vanno facendo dall' amministra-
zione comunale alla marmorea scalinata d'Aracoelì, sono stati ri-
mossi quasi tutti i lastroni di marmo che ne formano i gradini :
e quelli che conservano qualche avanzo di antiche sculture, o di
iscrizioni, non sono rimessi al posto, ma trasportati nei magaz-
zini archeologici del Comune.
È noto che la grandiosa scala fu costruita come offerta votiva
alla B. Vergine nell'anno 1348, quando infierì in Italia la ter-
ribile pestilenza, sì vivacemente descritta dal Boccaccio nel proe-
mio alle sue Novelle, la quale fu poi seguita da violente scosse
di terremoto, onde Soma patì gravissimi danni. L' iscrizione,
che esiste ancora sulla fronte della chiesa, a destra della porta
principale, attesta che il lavoro fu cominciato ai 25 di ottobre
del predetto anno, e fu diretto e compiuto da maestro Lorenzo
di Simone di Andreozzo, fabrìcator de Roma,, de regione Co-
lumnae.
Poco o nulla sappiamo del modo tenuto da maestro Lorenzo
e dagli altri marmorarii che lo coadiuvarono, nel procacciarsi il
materiale necessario. Ma, seguendo l'uso dei loro tempi, avranno
probabilmente ottenuto la concessione di spogliare vetusti edifizi,
più o meno cadenti in rovina, ed asportarne i marmi ond'erano
costruiti. Pomponio Leto riferì pel primo la notizia, che « quidam
Otho mediolanensis, senator Urbis, expoliavit térwplùm (Quirini),
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