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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 17.1889

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Ghirardini, Gherardo: L' Apollo di Belvedere e la critica moderna, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13631#0404

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466 L'Apollo di Belvedere e la critica moderna

» templarlo. Pieno di venerazione panni che il petto mi si dilati,
« e s'innalzi come quello de' vati del profetico spirito ripieni,
» e già mi sento trasportato in Delo e nelle licie selve, che
« Apollo onorò di sua presenza : panni già che questa mia im-
i magine vita acquisti e moto, come la bella opera di Pigma-
« lione. Ma come potrò io ben dipingerla e descriverla ? Avrei
« bisogno dell'arte medesima che mi desse consiglio, e guidasse
* la mia mano a perfezionar col tempo quelle prime linee che
« n' ho abbozzate. Depongo per tanto appiè di questa statua
« l'idea che ne ho data, imitando così coloro che posavano appiè
• « de' simulacri degli dei le corone che non giugneano a metter
« loro sul capo ».

Quando un uomo come il Winckelmann ha lasciato un tal
documento di ciò che gli passava nell'animo alla vista della statua
vaticana, che importa poi se alla fantasia di qualche critico mo-
derno essa destò la poco classica imagine di un bel lord inglese,
o parve sì malamente plasmata e fredda da far pensare a' fan-
tocci? (') Noi, quanti siamo ammiratori ostinati dell'Apollo di Bel-
vedere, avremo sempre da confortarcene, scaldandoci del fervore
di quell'inno immortale.

G. Giiirardini

(i) Cfr. sopra, pag. 407, 408.
 
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