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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 22.1894

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Marucchi, Orazio: [Giovanni Battista de Rossi, 2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13636#0299

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272

Giovanni Battista De Rossi

■ Ai cenni necrologici dell'illustre e compianto Collega soggiun-
giamo l'applaudito discorso, che a commemorazione di lui
lesse nella K. Accademia di s. Luca, il giorno 2 dicem-
bre 1894, il eli. prof. Orazio Mantechi, consigliere comunale
e membro della nostra Commissione archeologica.

Difficile senza dubbio è il compito, illustri Accademici, che
la presidenza ha voluto affidarmi, di parlare oggi innanzi a voi
di quell'uomo che fu gloria d'Italia e vanto singolarissimo del
nostro sodalizio ; voglio dire di Giovanni Battista de Eossi, dopo
che in tanti modi è stato celebrato il suo nome e quando era
fra noi e dopo la deplorata sua morte.

Si è molto parlato e scritto intorno ai meriti insigni del
sommo archeologo nell'antica epigrafia latina; lodando specialmente
la parte attivissima da lui presa nella grande opera del Corpo
delle iscrizioni, con una collaborazione degna del suo sapere .e
che rese anche noi Italiani benemeriti di quel lavoro colossale,
una delle tante glorie letterarie della dotta Germania. Si sono
enumerate le sue benemerenze negli studi dell'antica topografia
romana, mostrando quanta luce abbia egli recato alla storia dei
nostri monumenti urbani, ricavando specialmente dai codici e dalle
sillogi epigrafiche preziose e sconosciute notizie intorno alla ubi-
cazione di alcuni importanti gruppi monumentali e alla loro an-
tica forma, ovvero illustrando le vetuste piante di Roma dai tempi
più remoti fino al secolo decimoquinto. — Si sono poi sopra tutto
celebrati i veri trionfi ch'egli riportò nel nobile campo della
cristiana archeologia di cui tenne con tanta gloria il primato ; e
della quale scienza fu riconosciuto come grande riformatore o
come altri dissero piuttosto il creatore. La quale espressione, che
potrebbe sembrare esagerata, va inteso nel senso che egli allo
studio dell'archeologia cristiana fino ai tempi suoi incerto vago
 
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