Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 30.1902

DOI Artikel:
Cerasoli, Francesco: Nuovi documenti sulle vicende del Colosseo dal secolo XIII al XVIII
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.14876#0309

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
« in Coliseo, ante est platea s. Jacobi, ab alio aedifìcium Colissei ;
« empta prò pretio Due. XXX »

Nel 1369 sono gli Annibaldeschi che vendono ivi stesso
altre case alla Compagnia del Salvatore. Nel citato volume si
legge: — « Àn. 1369. Johannes et Andreas de Aniballis vendi-
« derunt G-uardianis medietatem integram domus cum salis et
« cameris positam in Coliseo, junctam cum alia medietate dicti
« hospitalis. Cui antea platea hospitalis s. Jacobi diete Societa-
« tis.. . prò praetio XXX Florenorum... ab aliis circumdata est
« ab aedificio Colisei » (2).

Nel 1381, per donazione del Senato romano, un'altra terza
parte del Colosseo venne in proprietà di Sancta Sanctorum (3).
Ed in questa circostanza, secondo che scrive il Marangoni (4),
vennero scarpellate sopra alcuni archi del Colosseo le armi del
popolo romano e le insegne dell' ospedale, cioè la figura del Sal-
vatore.

Queste proprietà riunite sono così descritte nel catasto di
detto ospedale compilato nell'anno 1435 (5): « Hospitale s. Ja-
* cobi juxta Coliseum cum certis lectis et massaritiis, deputatimi
« ad usum mulierum, cum uno horto retro dictum hospitale. Tertia
«pars totius Colisei juncta prò indiviso cum aliis duabus tertiis
« partibus Camere Urbis, cum tota una cripta seu domo cum
« fumo sita in rota Colisei quam tenuit in conductum a dieta
« societate quondam Paulus Stephani, super quam griptam sunt
« certa loca in quibus reponuntur stramina ».

Un documento riportato dall'Adinolfi (6) ricorda come nel
1490 venne da Innocenzo Vili concesso alla Compagnia del Gon-
falone « posse in Coliseo facere representationes et devotiones

(*) Arch. di Stato, Maremagnum (1462), pag. 34.

(2) Arch. di Stato, 1. c.

(3) Gregorovius, op. c. VI, pag. 824.

(4) Op. cit. pag. 57.

(5) Arch. di Stato, catasto SS. Sanctorum 1435, pag. 59.

(6) Luterano e Via Maggiore, pag. 158.
 
Annotationen