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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 34.1906

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Gatti, Giuseppe: Ara marmorea del "vicus Statae matris"
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https://doi.org/10.11588/diglit.13729#0195

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ARA MARMOREA DEL « VICUS STATAE MATRIS »

(Tav. VII, Vili).

Neil'eseguire uno sterro presso la via Claudia, al Celio, si
è casualmente rinvenuta, nel passato mese di aprile, una piccola
ara marmorea inscritta, che ha notevole importanza per la topo-
grafia e la storia dell'antica nostra città. Essa appartiene alla
ricca serie di quei monumenti sacri, che in ogni quartiere di
Roma furono dedicati nelle edicole o nei sacelli dei Lari, al-
lorché questo culto popolare fu ripristinato da Augusto nell'anno
747 ; ci rivela una data consolare, importante per la cronologia
ed anche per la storia della legislazione romana ; e sopra tutto
ci fa conoscere un nuovo vico della città, che fino ad ora era
del tutto ignorato. Per sollecita premura del collega prof. Lan-
ciani, essa è stata acquistata dalla Commissione archeologica, ed
ha avuto degno collocamento nell'Antiquarium comunale in via
di s. Gregorio.

Il pregevole monumento, che diamo riprodotto nelle tav. VII,
Vili, ha l'altezza di m. 0,68, compresa la cornice e lo zoccolo ; «ed
è largo nella fronte m. 0,45, nei lati m. 0,30. È ben conservato,
ad eccezione di tre spigoli nella parte superiore, che sono al-
quanto scheggiati e mancanti. Tali guasti peraltro avvennero in
età assai antica ; dacché in quattro punti diversi veggonsi i fori
ed i resti dei perni metallici, con cui furono assicurati e rimessi
 
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