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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 35.1907

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Ghislanzoni, Ettore: Di un sigillo romano inedito
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https://doi.org/10.11588/diglit.13730#0106

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Di un sigillo romano inedito

durre ragioni serie per negare che le altre, ossia le tre da noi
prima trascritte, si riferiscano appunto a quel personaggio, come
concordemente hanno opinato il Borghesi (*), il Tomassetti, i eh.
editori del VI voi. del Corpus Inscr. Lat. (2), ed il Tissot (3).

L'iscrizione incisa sulla base della statua enea eretta a questo
Tertullo, voglio dire la terza da me riportata, è certamente del-
l'anno 307-308 d. Cr. (4), giacché appunto in tal anno egli occupò
la prefettura della città (5). A questo personaggio io credo deb-
bano attribuirsi i due sigilli da me presi in esame; e osservo
subito che al tempo in cui egli visse ci riporta per la paleografia
il sigillo del Museo delle Terme, e che il sigillo cristiano, por-
tando un titolo ufficiale (vir clarissimus) insieme a simboli
di fede cristiana, dobbiamo ritenere sia posteriore all'editto di
Costantino (maggio del 313), col quale fu riconosciuta alla
Chiesa la sua esistenza legale. Nessun termine di giudizio per
la paleografia ci può offrire la lìbera riproduzione del Fabretti.

Il nome intero di questo personaggio sarà stato M. Attius
Insteius Tertullus. Il gentilizio Attius era stato da lui assunto
forse dalla madre o da qualche persona a lui cara; giacche non
vi può essere dubbio che egli appartenesse alla gens Insteia, il
cui nome non lascia mai. La mancanza del prenome, anche nelle
iscrizioni di carattere non privato che ho trascritte più sopra,
non può farci meraviglia se teniamo conto del tempo in cui esse
furono fatte.

Il trovarsi poi di lui due sigilli, uno cristiano, pagano l'altro,

(0 (Fuevres, t. VI, p. 138.

(2) Corp. Inscrip. Lat. VI, 1, pag. 368.

(3) Fastes de la province romaine dAfrique, pag. 289 segg.

(4) Borghesi, (Fuevres, t. VI, pag. 139: «L'elogio omnium retro
praefect[orum i]ndustriam supergressus dimostra chiaramente che questa
T)ase gli fu dedicata nel mentre che esercitava la prefettura, e quindi ne
viene di legittima conseguenza che le altre cariche erano già state godute
preventivamente ».

(5) Chronogr. a. 354, ad an. 307, VI kal. sept. ; cfr. Borghesi, (Euvre$t
-fc. IX, pag. 392.
 
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