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Gatti, Giuseppe: Notizie di recenti trovamenti di antichità in Roma e nel suburbio, [21]
DOI Page / Citation link:https://doi.org/10.11588/diglit.14879#0294
NOTIZIE DI RECENTI TROVAMENTI DI ANTICHITÀ
IN ROMA E NEL SUBURBIO
(Tav. XII)
In piazza Dante, nell'area ceduta dal Comune di Roma allo
Stato per costruirvi il palazzo delle Casse postali di Risparmio,
sterrandosi per la fondazione di nuovi piloni in prossimità del-
l'angolo fra le vie Ariosto e Galilei, incominciarono ad appa-
rire, a pochi centimetri sotto il livello stradale, resti di antichi
muri in buona opera laterizia, che appartennero ad un grandioso
edifìcio dei primi tempi imperiali, orientato da est ad ovest
(v. fig. 1 nella pagina seguente).
La natura dei lavori non ha consentito una più larga esplo-
razione; e soltanto si è potuto liberare intieramente dalla terra
il più cospicuo di questi avanzi, che è un'ampia sala absidata
verso est con l'ingresso dal lato opposto. Questo ingresso in età
più tarda fu murato, e forse contemporaneamente fu pure costruito
il muro che traversa tutta quanta la sala. Essa è larga m. 7,20
ed alta m. 7,30, fino alla sommità dell'abside: il suo pavimento,
di cui si riconobbe qualche piccolo residuo in musaico a tasselli
bianchi, trovavasi alla profondità di m. 7,55 sotto il piano stra-
dale. Nelle pareti era conservata buona parte dell' intonaco di-
pinto a vari colori su fondo bianco, con eleganti scomparti archi-
tettonici e decorazioni floreali di assai gradevole effetto ('). I
O Se ne vegga la riproduzione da fotografia nella tav. XII.
IN ROMA E NEL SUBURBIO
(Tav. XII)
In piazza Dante, nell'area ceduta dal Comune di Roma allo
Stato per costruirvi il palazzo delle Casse postali di Risparmio,
sterrandosi per la fondazione di nuovi piloni in prossimità del-
l'angolo fra le vie Ariosto e Galilei, incominciarono ad appa-
rire, a pochi centimetri sotto il livello stradale, resti di antichi
muri in buona opera laterizia, che appartennero ad un grandioso
edifìcio dei primi tempi imperiali, orientato da est ad ovest
(v. fig. 1 nella pagina seguente).
La natura dei lavori non ha consentito una più larga esplo-
razione; e soltanto si è potuto liberare intieramente dalla terra
il più cospicuo di questi avanzi, che è un'ampia sala absidata
verso est con l'ingresso dal lato opposto. Questo ingresso in età
più tarda fu murato, e forse contemporaneamente fu pure costruito
il muro che traversa tutta quanta la sala. Essa è larga m. 7,20
ed alta m. 7,30, fino alla sommità dell'abside: il suo pavimento,
di cui si riconobbe qualche piccolo residuo in musaico a tasselli
bianchi, trovavasi alla profondità di m. 7,55 sotto il piano stra-
dale. Nelle pareti era conservata buona parte dell' intonaco di-
pinto a vari colori su fondo bianco, con eleganti scomparti archi-
tettonici e decorazioni floreali di assai gradevole effetto ('). I
O Se ne vegga la riproduzione da fotografia nella tav. XII.