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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 46.1918

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Marchetti Longhi, Giuseppe: I tempii presso S. Nicola a' Cesarini e la sistemazione della zona Argentina
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https://doi.org/10.11588/diglit.14888#0167
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/ tempii presso s. Nicola a' Cesarmi ecc.

torio e via S. Marco - Botteghe Oscure, oltre brevi tratti di via e
piazza Aracoeli, via e piazza Arenula tra il teatro Argentina e
piazza Cairoli

Conseguentemente ancora altri monumenti debbono con quasi
assoluta certezza ritrovarsi nella breve zona tra S. Nicola a' Cesa-
rmi ed Argentina che ora si vuol sistemare per il prolungamento,
fino al Corso Vittorio, della via Arenula.

In altre note ho cercato rilevare quanto grande interesse, oltre
che per i ricordi classici, presenti la zona in questione anche per i
monumenti ed i ricordi dell'età medioevale : le sue torri, le sue chiese,
i suoi palazzi (2). Qui mi basti aver gettato un grido di allarme
contro progetti di sistemazioni affrettate, troppo ligi a materiali
esigenze moderne, troppo dimentichi di quell'alto interesse e utile
morale che proviene ad un popolo dal ricordo sempre vivo di un
glorioso passato che lo inciti ad un maggiore avvenire

G. Marchetti-Longhi.

(') Oltre i tempii e gli altri ediflcii la cui localizzazione ho cercato pre-
cisare in queste note (quali : la Villa Pibblica, il T. di Bellona, quello di
Ercole Custode, il porticus Corintìiia ed il port. Minucia, i tempii di Giunone,
di Diana, della Fortuna, dei Lari ecc.), nessun indizio si ha all'infuori della
testimonianza delle fonti che li dicono « in circo Flaminio », circa l'ubicazione
dei seguenti edificii : il tempio di Vulcano detto « in circo Flaminio » dal
Calendario Vallense (C. L. I*, pag. 240; ai 23 di agosto), forse lo stesso
che il Calend. Arval., alla stessa data, nomina « in campo » insieme con quello
delle Ninfe (pp. cit. p. 215) ; il t. di Castore e Polluce detti « in circo Flaminio »
da Vitruvio (de Archit. IV, 8) e dai Calend. Amiternino e Allifano, ai 13 di
agosto (C. I. L. I, p. 217) ; i tempii di Nettuno e della Pietà nominati dal
Calend. Amiternino al 1° dee. come « ad cìrc Flam. » (op. cit. p. 245), dal-
l'iscrizione del C. 1. L. VI, 7423 e da Plinio (H. N. XXXVI. 26); il tempio
di Marte fondato da Bruto Callaico e di cui fu architetto Ermodoro di Sa-
lamina (Corn. Nep. op. Pisciati. VIII, 4,p. 370; Plinio, H. N. XXXVI. 26) etc.

(2) Cfr. il mio articolo su « Calcarario » in Arch. Soc. Rom. It. Pat.
voi. XLII.
 
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