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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

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Wilpert, Joseph: Le sculture del fregio dell' arco Trifonale di Costantino
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https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0020

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16

Le sculture del fregio

Lo scopo dell'arco è espresso nella iscrizione dedicatoria,
due volte ripetuta nel centro dell'attico, che riporto per comodo
del lettore :

IMP • CAES • FL- CONSTANTINO MAXIMO

P • F • AVGVSTO • S • P • Q__- R •
QVOD INSTINCTV DIVINITATIS MENTIS
MAGNITVDINE CVM EXERCITV SVO
TAM DE TYRANNO QVAM DE OMNI EIVS
FACTIONE VNO TEMPORE IVSTIS
REM PVBLICAM VLTVS EST ARMIS
ARCVM TRIVMPHIS INSIGNEM DICAVIT

IS'elle due pareti del passaggio centrale leggiamo inoltre
i titoli LIBERATORI VRBIS, FVNDATORI QVIETIS, e al
disopra dei fornici minori le frasi VOTa • X , VOTa • XX —
SIC-X, SIC-XX esprimenti il fatto che l'imperatore ha com-
piuto il primo decennio d'impero e l'augurio per un altro de-
cennio.

Secondo l'iscrizione dedicatoria, il senato e popolo romano
dedicarono arcum triumphis insignem all'imperatore Costantino.
Dunque le sculture, che furono lavorate per l'arco, devono
riferirsi tutte a Costantino. E la frase stessa non è da prendersi
nel senso che l'arco sia decorato principalmente di «cortei trion-
fali » ; la parola iriumphus significa spessissimo la vittoria ripor-
tata sul nemico, sia con armi materiali, come qui, sia spirituali,
come nei martiri. Molto opportunamente Felice Grossi-Gondi (x)
rammenta il portico costruito da Caracalla in ricordo delle vit-
torie di suo padre: « reliquit », scrive Spartiano, «et porticum
patris nomine, quae gesta illius contineret et triumphos et
bella » (2). Fatto sta che fra le sei sculture del fregio una sola
rappresenta un'entrata trionfale di Costantino ; e anche questa,

(1) Varco di Costantino, 9.

(2) Hist. Aug. in Caracalla, 9.

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