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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

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Wilpert, Joseph: Le sculture del fregio dell' arco Trifonale di Costantino
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https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0025

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dell'arco trionfale di Costantino

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bile hanno deformato la sua testa ; egli teneva nella sinistra le
briglie, nella destra la frusta, della quale si vede il solo attacco.
La parte di dietro della carrozza è molto danneggiata. Al con-
trario, la parte dove siede il cocchiere, è perfettamente conservata;
essa è lavorata a uso cancello. Il cassone aveva ricchi ornamenti,
oggi inintelligibili per le scrostazioni ; soltanto nel mezzo si di-
stingue una colonna striata a spirale, che divide la facciata in
due parti uguali. Un cuscino, molto alto ed ornato d'un ricamo
in forma di spina di pesce, riempie il cassone e serve di sedile ad
un personaggio vestito come i soldati del treno, salvo che la
sua tunica è un po' più lunga. In seguito al posto alto che
occupa, senza dubbio per aver una larga veduta e poter sorvegliare
tutto quello che accade attorno, la sua figura ha proporzioni pic-
colissime riguardo agli altri militari, il che da molti interpreti
fu preso per un indizio di gioventù, mentre si tratta d'uno adulto
e barbato. Basta poi la sola quadriga, che lo trasporta, per indi-
care in lui un personaggio di somma autorità. Nulla rimane del
braccio destro che era forse appoggiato alla spalliera distrutta
nella parte superiore ; la sinistra, anch'essa distrutta, posava
sul ginocchio. La testa fu sfregiata con un colpo che portò via
il mento e la punta del naso. I profanatori pagani lo presero quindi
per Costantino. Scrostazioni hanno danneggiato la fronte e parte
del berretto. I due personaggi rivolti verso lui appartengono al
suo sèguito. Essi hanno gli stessi abiti e non portano nessun'arma ;
il più vicino a lui ha la destra involta nella clamide, affibiata con
una spilla rotonda, meglio visibile sulla clamide del compagno.
Ciò ha qualche importanza, perchè la spilla rassomiglia a quella
di Costantino nella presa di Susa e differisce da quella dei soldati,
che ha la forma ordinaria. Nei due abbiamo quindi personaggi
di riguardo.

La quadriga esce da un arco, simbolò compendioso della
porta d'una città. L'arco continua anche sulla faccia nord. Ivi
due soldati, ottimamente conservati, si affrettano a passare, uno
 
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