Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

DOI Artikel:
Wilpert, Joseph: Le sculture del fregio dell' arco Trifonale di Costantino
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0026

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
22

Le sculture del fregio

a piedi, l'altro a cavallo. Essi formano la retroguardia e sono
vestiti come i cinque cornuti, colla piccola differenza che il loro
elmo è cristato e che il cavaliere ha calzoni lunghi. Il fante porta
scudo e lancia, il cavaliere la sola lancia. Questo, per guardare
dietro , a sè, si è rivoltato talmente, che la sua sinistra colle briglie
si trova dalla parte opposta del cavallo. La.ragione del rivolgersi
del cavaliere è manifesta e, di più, molto importante per il signifi-
cato della scultura : il cavaliere deve impedire che la truppa possa
essere sorpresa. La spedizione si effettua quindi su territorio ne-
mico. Al contrario il fante e il cavaliere, che sul rilievo opposto,
rappresentante l'entrata trionfale a Treveri, chiudono il corteo,
guardano davanti a sè, non avendo niente da temere

2. Spiegazione della scultura.

Il bassorilievo fu variamente interpretato. Per Giovanni
Pietro Bellori, il primo che ne abbia pubblicato una copia, esso fu
un enigma; il suo disegno rimase senza spiegazione,mentre quelli
dei cinque altri sono accompagnati da qualche parola illustra-
tiva (2). Il Guattani vi riconobbe «il trionfo del giovinetto Crispo...
per la vittoria riportata contro i Franchi e contro Licinio nell'El-
lesponto » (3); A. de Waal «l'entrata trionfale di Costantino
a Koma»(4). Per un trionfo di Costantino ancor giovane sotto
Galerio contro Karsete re dei Persiani lo spiegò Hans Graeven

(!) Vedi tavv. I-II, B.

(2) Velerei arem augustorum triumphis insigne», Roma- 1690, tavv.
46 seg. La copia, come anche quella del Rossini, citata più giù, è inservibile
per i particolari.

(3) Guattani, Tre.archi trionfali di Costantino, Severo e Tito eseguiti
in piccola proporzione con 'marmo e metalli dorati dalli signori Gioacchino
.e Pietro Belli romani, Roma, 1815, p. 28. L'interpretazione fu ripetuta
nella Besehreibung der Stadi Rom di Plattner, Bunsen ecc. Ili, 318.

(4) A.-de Waal, Der Sarkophag des Junius Bassus, Rom 1900, p. 94.
 
Annotationen