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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

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Wilpert, Joseph: Le sculture del fregio dell' arco Trifonale di Costantino
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https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0033

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dell'arco trionfale di Costantino

29

Siamo perciò sicuri che il giovane ufficiale è Costantino, la
cui bellezza fisica è unanimemente celebrata dai panegiristi

Volendo precisare ancora più la spedizione, un indirizzo pre-
zioso l'abbiamo nel dromedario che ci rinvia all'Oriente. Si tratta
quindi d'una spedizione orientale. E che questa sia stata vitto-
riosa, lo prova la figura caratteristica del vinto, messa in tanta
evidenza, in prima fila, figura che, secondo Pacato, risponde al
« victor », come « domino servus, imperatori tyrannus » (2).

Ma da uno scrittore possiamo dedurre che la figura del vinto
si basa sopra un fatto storico. L'anonimo Valesiano racconta
che Costantino, da giovane e ostaggio, militò vittoriosamente
in Asia nell'esercito degli imperatori Diocleziano e Galerio, che
da quest'ultimo fu spesso esposto a pericoli e che un giorno riuscì
a catturare un feroce barbaro, un sarmata (asiatico): « Hic igi-
tur... Constantinus... obses apud Diocletianum et Galerium, sub
iisdem fortiter in Asia militavit : quem post depositum imperium
Diocletiani et Herculi, Constantiiis a Galerio repetit : sed hunc
Galerius obiecit ante pluribus periculis. Nam et in Sarmatas iu-
venis equestris niilitans ferocem barbarum capillis tentis rap-
tum, ante pedes supplicem Galerii imperatoris adduxerat » (3).
La cattura del ferox barbarus, per quanto sia un fatto isolato,
rimase così celebre da essere rappresentata su rovesci di monete.
Essa è comune in quelle di Costantino, ma si trova anche p. es.
su due di Severo II e una di Massimino Daza, e ciò in un tempo
in cui non erano ancora coniate monete di Costantino (4). Il

(!) Euseb., V. C. I, 10 : Migne, P G XX 935 ; Panegyr. VI 21, n. 4 seg.
(218); Panegyr. XII 7, n.5 (295); 19, n. 5 seg. (304 seg.).

(2) Pacati panegyr. Theodosio AuguHo dict.. XLIII 3: Teubn., 127.

(3) Ed. Gardthausen, Leipzig, 1875, p. 281.

(4) Dall'opera del Maurice citiamo due monete di Costantino, una di
Massimino Paaa, due di Severo II, e una di Licinio dal Cohen : I, tav. XVIII 3
coll'iscrizione fvndaTod' pacis che rammenta quella dell'arco (fvndatori
qvietis); II, tav. X 24 coll'iscrizione gloria COnstantini WGusti; II.
pag. 297, n. XI, coll'iscrizione virtvs avgg et CaeSS; II, tav. IX 8,
 
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