dell'arco trionfale di Costantino
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l'imperatore apparisce dal lato pacifico, quale FVNDATOR
QVIETIS : la prima rappresenta Vallócutio, la seconda la lipe-
ralitas Anglisti,
Y. « L'itllocuHo » di Costantino.
Costantino arringa dai rostri il senato e il popolo romano (1).
La scultura è, in sostanza, assai bene conservata, la composizione,
come di solito, semplice e chiara. Prevale visibilmente la ricerca
dima disposizione simmetrica, e nessuno vorrà negare che l'ar-
tista abbia ottenuto l'intento. È sopratutto qui che Alois Rigl
potè parlare della « bellezza cristallina delle sculture costanti-
niane » dell'arco (2). L'artista divise il campo in tre parti : la
parte centrale contiene i ròstri dove sono riuniti attorno all'im-
peratore i senatori ; nelle parti laterali s'accalca la folla del
popolo. Da oratore, Costantino occupa il centro della tribuna.
Benché acefalo, si conosce dagli abiti militari e dai due vessilli-
feri posti nel fondo. Colla destra distrutta fac"eva il gesto ora-
torio ; la sinistra è nascosta sotto il paludamento. I senatori sono
quasi tutti rivolti verso di lui e attenti alle parole, alle « divinae
orationes » che sta proferendo (3).
La statura dell'imp erato re non si differenzia punto da quella
dei senatori vicini. Ciò è tanto più strano in quanto che si sarebbe
potuto facilmente guadagnare lo spazio necessario, per dare alla
sua figura la dovuta altezza. Anzi, se delle cinque colonne coro-
nate di statue, che emergono dal fondo, le tre ultime fossero state
distribuite più a sinistra, esse avrebbero riempito meglio lo spazio.
Se lo scultore, con tutto ciò, preferi una disposizione meno sim-
metrica, dovette avere una ragione, e questa mi pare s'imponga :
egli volle incorniciare coi due vessilli non soltanto l'imperatore
f1) Tavv. V-VL A. ; ,
(2) Spàtrómische Kunstindustrie pp. 4G segg.
(3) Pancgi/r. XII, 20, 1 seg.: 305.
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l'imperatore apparisce dal lato pacifico, quale FVNDATOR
QVIETIS : la prima rappresenta Vallócutio, la seconda la lipe-
ralitas Anglisti,
Y. « L'itllocuHo » di Costantino.
Costantino arringa dai rostri il senato e il popolo romano (1).
La scultura è, in sostanza, assai bene conservata, la composizione,
come di solito, semplice e chiara. Prevale visibilmente la ricerca
dima disposizione simmetrica, e nessuno vorrà negare che l'ar-
tista abbia ottenuto l'intento. È sopratutto qui che Alois Rigl
potè parlare della « bellezza cristallina delle sculture costanti-
niane » dell'arco (2). L'artista divise il campo in tre parti : la
parte centrale contiene i ròstri dove sono riuniti attorno all'im-
peratore i senatori ; nelle parti laterali s'accalca la folla del
popolo. Da oratore, Costantino occupa il centro della tribuna.
Benché acefalo, si conosce dagli abiti militari e dai due vessilli-
feri posti nel fondo. Colla destra distrutta fac"eva il gesto ora-
torio ; la sinistra è nascosta sotto il paludamento. I senatori sono
quasi tutti rivolti verso di lui e attenti alle parole, alle « divinae
orationes » che sta proferendo (3).
La statura dell'imp erato re non si differenzia punto da quella
dei senatori vicini. Ciò è tanto più strano in quanto che si sarebbe
potuto facilmente guadagnare lo spazio necessario, per dare alla
sua figura la dovuta altezza. Anzi, se delle cinque colonne coro-
nate di statue, che emergono dal fondo, le tre ultime fossero state
distribuite più a sinistra, esse avrebbero riempito meglio lo spazio.
Se lo scultore, con tutto ciò, preferi una disposizione meno sim-
metrica, dovette avere una ragione, e questa mi pare s'imponga :
egli volle incorniciare coi due vessilli non soltanto l'imperatore
f1) Tavv. V-VL A. ; ,
(2) Spàtrómische Kunstindustrie pp. 4G segg.
(3) Pancgi/r. XII, 20, 1 seg.: 305.