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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

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Mingazzini, Paolino: Iscrizioni di Villa Wolkonsky-Campanari
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https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0078

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Iscrizioni di villa Wolkonsky-Campanari

tosto ricercata : però sono assai meno precisi di quelli delle altre
tavolette rinvenute nel colombario.

Le forme più caratteristiche sono M, T, C (= i), À.
Inoltre il fatto che la defunta non sia una liberta, come gli altri
induce ad abbassare la data della iscrizione sino alla fine del
I secolo.

Il cognome POEMNE mi riesce nuovo : credo di poterlo riat-
taccare al greco noifivrj, capo di bestiame, nel qual caso avremmo
uno dei tanti nomi animaleschi usati come appellativi.

4) Di questa iscrizione fu pubblicata nel Corpus (VI, 19770)
la parte sinistra, come facente parte di una grande iscrizione, cui
avrebbero appartenuto altri due frammentini tuttora conservati lì
presso. La tavoletta funeraria, infissa sopra un loculo, misura
cm. 15 di altezza, era. 25 di larghezza : le lettere misurano nini. 18
di altezza nelle prime due righe, mm. 7 nelle altre. I caratteri sono
larghi e leggermente apicati ; la i lunga è più alta delle altre.

Quasi certamente questo individuo discende da un liberto di
Caligola (infatti uno dei fondatori del colombario, menzionato in
C. I. L. VI, 9151, é liberto di un imperatore Tiberio Claudio, che
io identificherei con Claudio piuttosto che con Tiberio o con Ne-
rone); quindi difficilmente giunge all'epoca di Tito.

5) Ara funeraria del consueto tipo (piccolo frontoncino semi-
circolare, nel cui interno sono scolpiti due uccellini affrontati.

CLAVDIA
POEMNE
SIBI ET SVIS

FID E L li S SIM A E
VIX-AN N-XXX II
 
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