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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

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Bendinelli, Goffredo: Il mausoleo sotterraneo altrimenti detto basilica di Porta Maggiore
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https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0112

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Il mausoleo sotterraneo

riquadro centrale della vòlta ; le varie maschere di Medusa,
le quali ricorrevano e ricorrono in parte tuttora sulle pareti del-
l'atrio, sull'archivolto della porta d'ingresso della basilica, sulle
facce principali dei pilastri, ma soprattutto numerose sulle vòlte
delle tre navate; le maschere di Giove'Aminone, ripetutamente
eseguite sulla vòlta della navata centrale. Il tipo di Attis pen-
sieroso — Attis funerario, come si esprime il Cumont — è un sim-
bolo funebre che s'incontra nella decorazione di monumenti fune-
rari (1). Maschere di Medusa e di .Giove Aminone si ripetono poi
con una frequenza straordinaria sopra urne cinerarie e cippi,
specialmente del I secolo dell'Impero (2).

Ma più significativo-, per noi, di tutte le scene figurate, sinora
passate in rassegna, e un quadretto inframmezzato nella deco-
razione della vòlta dell'atrio, di un simbolismo, come subito ini
parve, assai trasparente. È quivi riprodotta una scena di apo-
teosi, con un genio alato volante, il quale regge sul dorso una
figura di donna seduta, ì''sl'óa>Xov, così come è figurata l'apo-
teosi di Antonino e Faustina sulla base della Colonna Antonina,
e l'apoteosi, ancor più meritamente famosa, di Augusto nella zona
superiore del grande cammeo di Francia, a Parigi. Particolare
ancor più significativo, il Genius Aeternitatis (che tale la figura
alata non può a meno di essere) tiene fra le mani un'anfora con
la bocca rovescia. Chiara allusione dell'anima rapita da una forza
sovrumana fuori del mondo, mentre i resti mortali, rappresen-
tati dagli avanzi del rogo, sono abbandonati alla terra (3).

Quanto a motivi inanimati, i quali si contano in gran numero
nella decorazione delle varie parti dell'ipogeo, sono specialmente

(!) S. Reinach, Répertoire des Reliefs, II, p. 54 e 66.

(2) Altmann, op. cit., p. 88segg. Una bella maschera di Medusa è dipinta
nel medaglione della vòlta di uno degli ipogei sepolcrali a San Sebastiano,
di prossima pubblicazione nelle Notizie degli Scavi, à cura di G. Mancini.

(3) Un gruppo assai simile, di una donna alata'con anfora nelle mani,
portante sul dorso un'altra figura muliebre, vedesi tra i rilievi della corazza
della statua di Augusto a Prima Porta (E. Strong, Roman Scuìpture, tav. Ili),
sebbene con diverso -igiiirìcaro allegorie') (ivi, pag. 44Y.
 
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