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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

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Bendinelli, Goffredo: Il mausoleo sotterraneo altrimenti detto basilica di Porta Maggiore
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https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0120

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Il mausoleo sotterraneo

le tracce rimaste di pilastrini già appoggiati alla fronte principale
dei grandi pilastri delle vòlte,' in corrispondenza degli incassi
■suddetti. La presenza e le dimensioni di piccoli plinti, alti
m. 0.85, sormontati da cornice, è dunque documentata ; solo la
destinazione resta incerta. Ma altrettanto innegabile, a mio pa-
rere, è la originaria presenza di plinti simili negli intervalli fra i
pilastri. Incerta naturalmente l'altezza, ma possibile a determi-
narsi approssimativamente quando si considerino le dimensioni
delle basi. Tali plinti marmorei, collocati fra i pi-
lastri delle vòlte, in numero di sei in tutto, non
poterono ad altro servire se non a sostenere
urne o vasi, pur essi di marmo o d'altra più
preziosa materia, contenenti le ceneri dei de-,
funti. I plinti minori, poi, appoggiati ai pilastri delle vòlte,
poterono servire come mensole per deporvi, se non vasi cine-
rari, parte della suppellettile funebre.

Che l'aspetto originario dell'ipogeo debba essere ricostruito ap-
punto con plinti e vasi cinerari, collocati negli interpilastri, è cosa
provata non soltanto dalle precedenti constatazioni, ma a più
chiare note ancora da alcuni ornaménti a rilievo sulle pareti, orna-
menti di carattere non semplicemente riempitivo. Lungo le due pa-
reti longitudinali della basilica, al di sopra degli specchi, insieme
con altri oggetti, sono disegnate a rilievo delle anfore e dei crateri
in numero di otto, di notevoli dimensioni, in modo da dar nell'oc-
chio, e di nobile ed elegante disegno e decorazione, collocati su
plinti con basi e cornici sagomate. Quale e perchè il significato,
la presenza, anzi la persistenza, di codesti vasi ? E ormai certo che
l'artista ebbe presenti ai suoi occhi o alla sua mente gli oggetti da
cui egli traeva l'ispirazione, usandone come partito decorativo. Del
resto, nepppure qui l'artista ha saputo o voluto essere del tutto ori-
ginale, avendo fatto ricorso a un partito che sembra fosse già in
uso nella decorazione pittorica interna delle tombe monumentali.
Nella camera sepolcrale della Piramide di Caio Cestio, infatti,
 
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