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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

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Bendinelli, Goffredo: Il mausoleo sotterraneo altrimenti detto basilica di Porta Maggiore
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https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0122

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II mausoleo sotterraneo

alte basi o plinti. Dall'alto pendono degli oscilla di vario genere.
Affatto identico era il caso dell'ipogeo, nel quale al sommo delle
vòlte, fra un pilastro e l'altro, rimangono tuttora i fori, nei quali
.s'imperniavano le catene per sostenere gli oscilla L'artista poi
ripeteva mediante lo stucco sulle pareti, con una certa libertà,
dentro o fuori degli specchi, gli stessi motivi, ch'egli riprendeva
dal vero. Dopo di che non credo che l'arte romana ci abbia
lasciato, fuori dell'ipogeo di Porta Maggiore, un più interessante
ed eloquente esempio della natura dello stile architettonico, o
II stile.

E un altro problema è forse in gran parte risolto dalla re-
stituzione del monumento nella maniera indicata: il problema
della assoluta mancanza di epigrafi nell'interno dell'ipogeo. Iscri-
zioni funebri dovevano esservi; ma queste si trovavano proba-
bilmente inserite entro cartelli iscritti nella decorazione stessa
dei vasi, particolare anche questo di cui abbondano esempi. Qual-
che magnifico esemplare del genere si trova nella galleria dei
Candelabri al Museo Vaticano (2).

L'interpretazione or ora data dell'ipogeo e del contenuto
della sua decorazione procederebbe quindi senza gravi obbie-
zioni sino alla fine, ove una difficoltà, in apparenza di qualche
rilievo, non si frapponesse al nostro cammino. Nella esplorazione
del piano sottostante all'abside furono rinvenute ossa di ani-
mali, resti di un sacrificio espiatorio (3j. Residui di ossa di ani-
mali sacrificati si sarebbero anche trovati nelVimpluvium del-
l'atrio. Ritornano così in discussione la struttura architettonica
dell'ipogeo, particolarmente adatta per un luogo di culto, e l'ara
la quale già trovavasi collocata quasi all'ingresso della sala e
di cui non rimane se non la traccia in cavità nel pavimento

(1) Più difficile e priva di conferme monumentali sembrami l'ipotesi,
.secondo la quale dall'alto delle vòlte tra i pilastri pendessero delle lucerne.
(a) R. Dunn, Baukunst der Etrusker ti. der lìdme.r,. p. 766.
(3) Notizie cit., 1918, p. 47.
 
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