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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

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Bendinelli, Goffredo: Il mausoleo sotterraneo altrimenti detto basilica di Porta Maggiore
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https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0126

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II mausoleo sotterraneo

assai strettamente vicini anche nel tempo. Le immagini di divi-
nità, poi, si addicono abbastanza bene anche alla decorazione di
un monumento sepolcrale come il nostro, per il costume, invalso
si può dire in tutti i tempi e in tutte le religioni, di mettere i morti
sotto l'immediata protezione della divinità. Basta, del resto, rife-
rirsi ancora una volta alla tomba degli Anici sulla via Latina,
per averne la conferma. Sulle pareti della tomba presso la vòlta,
si veggono infatti, entro riquadri, le figure di Mercurio, Bacco,
Sileno e Apollo. Tutti gli altri motivi ornamentali di carattere
religioso si spiegano, quindi, secondo lo stesso simbolismo. Di
che ci si può convincere consultando il volume II delle Anti-
chità romane di Piranesi, volume dedicato particolarmente a
monumenti sepolcrali, oggi distrutti.

Le presenti conclusioni, del resto, non costituiscono, sotto
un certo aspetto, una novità, ma sono piuttosto un corollario
delle idee dello stesso Cumont, là dove egli dice che i caratteri
della decorazione indicano che la Società esoterica che si riu-
niva in quel ritiro (o piuttosto, secondo noi, i superstiti della
famiglia) assicurava ai suoi addetti la salute nell'altra vita (1).
E Leopold: «La pensée du lieu du dernier repos est vive dans
toute la Basilique » (2). Potrà sorgere questione se il concetto
religioso informativo sia da far risalire al neo-pitagorismo o al
culto orfico e dionisiaco, oppure ad un sincretismo di queste
varie correnti religiose, come è opinione di Leopold (3).

Ma è questione secondaria questa, che dovrebbe lasciarci
indifferenti, ove non portasse una certa conferma all'idea del
sepolcro. Tutti i monumenti sepolcrali romani, tombe dipinte,
cippi, sarcofagi scolpiti e simili, ci presentano un repertorio figu-
rato che dal punto di vista religioso non può a meno di essere
riportato ad un sincretismo pitagorico-orfico-dionisiaco. Soltanto

(*) Rassegna d'Arte cit., p. 38.

(2) Mélanges cit., p. 175.

(3) Ibidem, p. 174.
 
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