Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

DOI article:
Calza, Guido: Teorie estetiche degli antichi sulla costruzione delle città
DOI Page / Citation link: 
https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0131

DWork-Logo
Overview
loading ...
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
TEORIE ESTETICHE DEGLI ANTICHI
SULLA COSTRUZIONE DELLE CITTÀ

Intorno alla edilizia cittadina si sono venute formando in
questi ultimi anni varie teorie estetiche che hanno rivendicato il
diritto di considerare le città, nel loro complesso, come organismi
artistici. E la nuova dottrina sostenuta e diffusa dall'architetto1
Camillo Sitte ha avuto anche qualche applicazione pratica in alcune
città europee del nord che si sono ingrandite con pittoreschi e sug-
gestivi aggruppamenti di Edifìci secondo un piano regolatore di viva
reazione all'aridità imperante del rettifilo e della scacchiera. Per
ottenere questo, la scuola romantica del Sitte (*) e dello Stubben
ha studiato l'ambiente medievale italiano e della Rinascenza, ri-
mettendo in vigore alcune leggi estetiche che sembrano governare
la forma e l'estensione delle piazze, il vario andamento delle strade,
il raggruppamento degli edifici (2). Ma nessuno ha parlato ancora
delle città greco-romane sotto questo riguardo, sicché sembra che
l'antichità classica sia esclusa o non abbia diritto di esser presa in
esame per ciò che si riconnette alla estetica edilizia. A me è parso
quindi doveroso per l'archeologo la ricerca della estetica cittadina
presso i greci e i romani.

Bisogna infatti riconoscere che l'esclusione o la scarsa consi-
derazione, in cui si è tenuta l'antichità classica nel determinare

(!) Sitte. Ber Stààtehau, Wien 1901.
, (2) Occorre, in ogni modo, osservare che la irregolarità delle città me-
dievali non deriva da un cosciente compiacimento artistico ma dal carattere
della vita e del traffico. Cos.ì anche, mentre agli edifici greci e romani sono
necessari grandi spazii e ampié visuali, i migliori effetti prospettici, specie
per l'architettura gotica, si ottengono nelle vie e nelle piazze strette. Ma c'è
forse un influsso dell'ambiente sullo stile, o non viceversa?
 
Annotationen