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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

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Calza, Guido: Teorie estetiche degli antichi sulla costruzione delle città
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https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0137

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sulla costruzione della città

133)

forma estetica. Aristotele stesso lo dice : la città dover essere
munita di mura perchè la difesa è tanto necessaria quanto l'or-
namento. Onde, mentre avverte che la città sarà in aspetto
più graziosa e sostanzialmente più rispondente a tutte le con-
tingenze della vita se costruita alla foggia di Ippodamo, cioè di-
visa regolarmente in strade diritte parallele e perpendicolari
tra loro, non può Aristotele esimersi dal notare che la foggia
antica era più adatta a fronteggiare le situazioni belliche perchè
la tortuosità delle strade e la irregolarità nell'andamento dei
fabbricati rendono più difficile l'accesso ai nemici.

Risulta, da questo passo aristotelico, che le vecchie città d'al-
lora eran costruite come lo sono forse dappertutto tutte quelle
che, sviluppatesi gradatamente attraverso una lunga vita, hanno
avuto per solo architetto il bisogno vario e multiforme di am-
pliarsi e per soli spunti estetici una estetica incoscia che viene
dal disordinato aggruppamento degli edifici. Risulta altresì che
Ippodamo abbia abbandonato questo sistema ; e parrebbe anzi
dal passo aristotelico lo avesse abbandonato sacrificando persino
il rispetto alle esigenze militari. Giacché Aristotele soggiunge che,
dovendo tener presenti le ragioni artistiche e le necessità difen-
sive, nell'odificare le città occorre costruirle nè rifiutando intera-
mente la loggia antica nè sacrificando del tutto la nuova : costruen-
dole cioè ad imitazione di quella legatura delle viti che i contadini
chiamano synladas. In sostanza egli dice che non conviene fare
tutta la città evro/iov, cioè regolarmente tagliata, ma xaxa /as'qt]
Sé xtxì TÓnovg. Ora, pur non sapendo esattamente quale forma
avesse questa rustica legatura delle viti che Aristotile vorrebbe
presa a prestito per il piano regolatore di una città, è certo un
principio di estetica quello che egli formula richiedendo una
città parte regolare parte irregolare in modo che risulti per-
fetta, sia quanto alla difesa sia quanto all'ornamento : ngòg aff<pcc-
Xsiav xal xóff/iov sì-si xakòog. Ma questo principio estetico a
me par certo si debba attribuire ad Aristotile piuttosto che ad
 
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