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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

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Calza, Guido: Teorie estetiche degli antichi sulla costruzione delle città
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https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0145

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sulla costruzione della città

141

E come condizioni naturali ne determinano la località, le esigenze
della difesa devono suggerire il circuito murale esterno, il quale
deve essere circolare «uti hostis ex pluribus locis conspiciatur
La pace di Augusto non è dunque ancora così salda da poter
trascurare le esigenze militari a cui una città deve ancora ob-
bedire : c'è qui la stessa preoccupazione che Aristotile esprimeva
cinque secoli prima. Ma se questi indicava una forma di tran-
sazione tra necessità difensive e bisogni cittadini, la pianta in-
terna della città vitruviana è dominata dall'orientamento delle
strade con i punti cardinali, in modo che esse risultino opposte
alla direzione dei venti : « intra murum arearum divisiones pla-
tearumque et angiportuum ad coeli regionem directiones » (2).
Anche in questa foggia la costruzione di una città rientra in un
sistema fìsso, suggerito da regole matematiche : nulla è più la-
sciato all'arbitrio ed al caso. Ecco il punto di contatto della città
ippodamea con la città vitruviana: e se nell'una e nell'altra teo-
ricamente la pianta risulta di una stucchevole regolarità, in pra-
tica l'orientamento delle strade con la direzione dei venti può
variarne da luogo a luogo l'estetica. Ma concetti estetici, oltre
che riguardo alla pianta, mancano anche riguardo all'alzato della
città : eccetto che per il foro il quale, come Vagorà dei Greci, deve
essere collocato nel centro o presso il mare nelle città marit-
time (s), non ci sono preoccupazioni nella disposizione degli
edifìci se non quelle di carattere religioso per i templi (4), e cioè
la città è edificata secondo religione ed igiene. E anche quando
egli parla della loro costruzione — e cioè che secondo « regionum

proprietates oportere videntur constitui genera aedificiorum » in



modo che diversamente a Roma che in Egitto, diversamente
in Ispagna che nel Ponto devono essere disposti e costruiti —

(*) I. 10, i.

(2) I, 11, i.

(3) I, 12, 2.

(4) IV, 5, 4-6.
 
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