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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

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Mancini, Gioacchino: Le statue loricate imperiali
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https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0164

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160

Le statue lorìeat" impèr'iali

corti e più larghi tanto da riempire tutto lo. spazio tra l'accolla-
tura ed il giro delle maniche. Sono decorati ciascuno da una
sfinge (1), rivolte l'una verso l'altra, sedute sulle zampe posteriori
e con una zampa anteriore alzata; guardano in direzione del-
l'osservatore. Sotto di essi si apre un foro per l'allacciatura, che
tuttavia manca. Le maniche sono formate da due file di striscette
frangiate e conservano, tracce di colorazione azzurra.

La decorazione centrale è di sommo interesse ed originale.
Nella parte superiore, limitata dalla linea mammaliare, è rappre-
sentato Gfielus barbato, nudo, coperto fino all'ombelico dalle nubi,
che con le mani elevate sorregge un manto disteso ad arco sul capo,
raffigurante la volta celeste. Più sotto è Sol sulla sua quadriga,
vestito di chitone con maniche e di clamide. È preceduto da un
grazioso gruppo composto da una fanciulla alata che regge una
anfora (Ros) e da un'altra figura di giovane donna, in parte co-
perta dalla precedente, che con la sinistra regge una face. In queste
figure si osservano tracce di coloritura rossa ed azzurra che doveva
farle meravigliosamente risaltare. '•■

Al di sotto, nel bel mezzo, si scorge un guerriero che ha sul
capo un elmo di forma rotonda, con cresta bassa come negli elmi
attici, vestito di tunica coperta dalla corazza; calza lunghi stivali.
Gli pende al fianco la spada sorretta dal cingolo ; a tutto sovrasta
l'ampio paludamento allacciato sulla spalla destra. La gamba
destra è ferma; la sinistra invece e alquanto portata in avanti.
I più riconoscono in questa figura Mars ; gli sta accanto un cane.

Di contro alla figura descritta sta un barbaro dalla folta ca-
pigliatura e dalla barba piena ed ispida. È vestito di corto chitone
cinto alla vita, di brache e scarpe ; dalla spalla sinistra pende il
ben fornito turcasso. Regge, con la destra portata in avanti e con
la sinistra abbassata e spinta indietro, una ricca insegna romana
che consiste in una lunga e robusta asta con tre grandi dischi fis-

(x) Svetonio (Aug. 50) dice di Augusto: in diplomatibus Wbellisque
et epistolis signandis initio sphinge usus est.
 
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