Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (50.1922)

Le staine loricate imperiali

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mano cornice (cf. tav. XVI, XVIII, XX). Nel Tito del Louvre
i viluppi sono della stessa forma e direzione, però alla paini etta
si sovrappone un calice di acanto Xel Tito di Ercolano la
paini etta è del tut+o sostituita dal calice di foglie di acanto.
Nelle statue traianee la paini etta riprende il suo posto ed i vi-
luppi esili ed aridi, quantunque più ricchi, di volute e non
completamente orizzontali, non si elevano molto ai lati delle
figure.

E) Oklo inferiore. — Le loriche della prima metà del
I secolo hanno l'orlo inferiore che forma una curva la quale co-
mincia ad accentuarsi soltanto all'altezza del bacino (Cf. tav. XI-
XIV). Con la statua di Nerone di Costantinopoli s'inizia il nuoyo
tipo in cui la curva è meno elegante, più uniforme e comincia
ad accentuarsi più in alto, fin dall'altezza dei fianchi. Questo
tipo perdura fino alle statue costantiniane.

F) Pendagli e strisce verticali (nTSQvyst;). — I pen-
dagli sono di due forme, o allungati a punta rotondeggiante
o corti e circolari. Le due specie si riscontrano in statue contem-
poranee, non costituiscono quindi un criterio distintivo di data-
zione. Essi e le strisce verticali sono disposti in varia maniera:
o si hanno tre file di pendagli, senza strisce (Holconius Rufus
di Napoli'(ved. tav. XII), Tito del Louvre); o due file di pen-
dagli, senza strisce (gemma augiistea di Vienna, M. Aurelio del
Capitolino). Inoltre si hanno due file di pendagli ed una- di strisce
(statue dei Claudii, di Tito, di Adriano e di M. Aurelio), una fila
di pendagli ed una di strisce (Tiberio di Madrid, Nerone di
Costantinopoli, statue costantiniane), due file di strisce frangiate
senza pendagli (gemma augustea di Vienna, Caligola di Napoli,
Claudio del Louvre, M. Aurelio di Olympia), ed una fila di strisce

d1) Cfr. una simile decorazione ne! sima del frontone orientale dell'Ar-
temision di Magnesia snl Meandro, Magnesia ani Meander, p. 61, fìg. 51;
167, fìg. 175.

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