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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

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Mancini, Gioacchino: Le statue loricate imperiali
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https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0189

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Le statue loricate imperiali

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Due altre statue, oltre al concordare con le precedenti in
tutte le altre caratteristiche, hanno anche il particolare del ca-
lice di acanto al posto della palmetta, come nella lorica del Tito
di Ercolano (cff. pag. 168, n. 14).

42. Madrid : Museo Beale ; al posto del gorgoneion vi è un
grande nascimento di acanto. La figurazione centrale ha due Vit-
torie che adornano un trofeo (').

43. Roma : Museo Capitolino, Atrio del pai. dei Conservatori
(statua colossale, preteso Giulio Cesare) ; due grifi affrontati con
in mezzo il candelabro (ved. tav. XIX) (2).

* *

G) Fine del I, prima metà del II secolo.

Nel periodo di tempo che comprende i regni di Domiziano
e di Nerva ed i primi anni del regno di Traiano la produzione
di un tal genere di statue dovette essere fecondissima. Ad esso
possiamo assegnare un buon numero di statue e di torsi loricati
le cui caratteristiche partecipano ad un tempo delle peculiarità
delle statue di Tito e di quelle di Traiano. In queste loriche gli
spallacci tendono a restringersi e ad allungarsi ; i viluppi gra-
datamente si abbassano, per ridivenire quasi orizzontali. In al-
cune evvi ancora il calice di acanto in luogo della palmetta, che
presto tornerà a predominare.

44. Napoli: Museo Nazionale (testa di M. Aurelio); due
grifi affrontati con in mezzo il candelabro (*).

45. Parigi: Museo del Louvre; due grifi affrontati con in
mezzo il candelabro (ved. tav. XX) (4).

(1) Hubncr, Die antike Bildwerke in Madrid, p. 87, n. 81 ; von Rohden,
op. cit., p. 15.

(2) Bernoulli, Róm. Ikon., T, p. 169, fig. 21 ; von Rohden, op. cit.,.
p. 6 seg.

(3) Clarac, Musée de^Sculpture, tav. 954, n. 2448.
(*) Clarac, Musée de Sculpture, tav. 292, n. 2499.
 
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