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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

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Mancini, Gioacchino: Le statue loricate imperiali
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https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0194

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Le statue loricate imperiali

ergono tra le figure e non ai lati di esse, i pendagli sono larghi
e distanziati ed infine la protome di Ammone sta di regola nel
pendaglio centrale della fila superiore. Anche lo stile conviene
all'arte di questo periodo (prima metà del II secolo).

79. Roma: villa Albani (Adriano); un Arimaspo inginocchiato
che si dibatte fra due grifi che l'investono (ved. pag. 171, n. 21).

80. Parigi : Museo del Louvre ; due grifi affrontati con in
mezzo il candelabro (x).

81. Olympia : Exedra di Erode (statua acefala) ; liscia (2)..

82. Mantova: Museo (torso); ai lati due Vittorie tauroc-
tone; nel mezzo, su di un grande calice di acanto, è inginocchiata
una prigioniera ai piedi di un trofeo (manca la parte superiore) (3).

83. Mantova : Museo (torso) ; una Vittoria alata che suona
una tuba; sotto ai suoi piedi un mascherone regge con la bocca
il nastro della piegatura (4).

84. Marnili eira : Museo; due grifi affrontati, con in mezzo
il candelabro (5).

85. Tunisi: Museo Alaoui (torso); due grifi affrontati con
in mezzo il candelabro (6).

Per lo stile e per molte delle caratteristiche delle loriche del-
l'età adrianea, possono attribuirsi alla metà circa del II secolo
le seguenti statue loricate:

86. Roma : Museo Torlonia ; due Vittorie alate che coro-
nano il thymiaterion e vi gettano incenso (7).

87. Roma: Museo Torlonia (testa di Augusto?); due grifi,
affrontati con in mezzo il candelabro (8).

(!) Clarac, Musce de Sculpture, tav. 292, n. 2485.

(2) Olympia, III, tav. LXV, 2 ; von Rohden, op. cit., p. 3, 18.

(3) Labus, Museo della R. Accademia di Mantova, II, p.48; Diitschke,
Antike Bildwerke in Oberitalien, IV, p. 279.

(4) Labus, Museodella R. Accademia di Mantova, II, p. 35 ; von Rohden,.
op. cit., p. 4.

(6) Reinach, Répertoire, III, p. 161, n. 9.

(6) Proviene da Leptis minor; Musée Alaoui, tav. XII, n. 19.

(7) Museo Torlonia, n. 134.

(•) Museo Torlonia, n. 404; von Rohden, op. cit., p. 17 5.
 
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