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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

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Manna, Belisario: L' epigrafia del cimitero giudaico di via nomentana
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https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0211

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L'epigrafia del cimitero giudaico di via Momentanei

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non sono scritte tali parole, perchè è frammentaria. Essa è la
seguente :

È sicuro che le due parti superstiti concordino, perchè l'iscri-
zione era dipinta e non sono quindi due epigrafi distinte. In una
iscrizione giudaica abbiamo, invece della solita forma sv&àóe
xsìtcu, la parola locus : « pax cum eo : locus secundini presby-
teri et m.... ina annorum octoginta »

Siccome nella nostra iscrizione greca il nome del defunto
e la sua carica nella sinagoga a cui apparteneva sono in geni-
tivo, così non potrà essere che vi sia stata scritta la frase èv&àde
xsìtcu ma bensì altre parole concordanti con il caso in cui si
trova il nome.

Quindi a me sembra che, trovandosi tra le epigrafi giudai-
che, come sopra ho mostrato, la parola « locus » corrispondente al
greco topos, la nostra iscrizione si possa ricostruire così:

'Ev&àSe rónóg [e(m] CYOAOTOY TPAMMATGOC
Ev slorjvrj H KOIMHCIC AYTOY

La frase eV slqrjvrj rj xoi'j.iì]ffig avxov si trova in 11 delle
iscrizioni della nostra catacomba e, ad eccezione di una sola volta
in cui essa appare scritta pure in lettere greche ma in fondo al
testo latino, le altre 10 volte appare sempre insieme con la frase
sv&àóe xsfccu. Ciò conferma la deduzione fatta dal Miiller per il
cimitero della Portuense che cioè la formula svdàóe xtìrcu fosse
già stata in uso quando cominciò a scriversi su le epigrafi l'altra
ev sÌQrjvrj ij xoCfirjaug aviov. Due volte nel cimitero della Nomen-

e
e

CYOAOTOY rPAMMAT€OC
H KOIMHCIC AYTOY

(!) C. /. L., Villi, 6210.
 
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