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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 50.1922

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Manna, Belisario: L' epigrafia del cimitero giudaico di via nomentana
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https://doi.org/10.11588/diglit.14892#0223

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L'epigrafia del cimitero giudaico di via Nomentana

219

era una Ogem-r), ossia, abbandonata, essa era stata raccolta ed
allevata. Nell'epigrafia giudaica di Koma raro è il ricordo dei
■tqsmoi (lat. aiutimi), ricordo che è più frequente nelle iscrizioni
cristiane.

E per esempio vorrò citare solamente due epigrafi cristiane
di tal genere, una greca ed una latina.

I nETPOC-
OPEriTOC •
TA-VK-Y-TA
TOC ' E N ' G Efl (')

EROTIS • ALVMNO
DVLCISSIMO • ET ■ PAMMVSO
CVMNICO • VALENTINES
• FILIES • MEES • VIXIT ■ ANNOS
XVI

DEFVNCTVS • EST • IDIBVS
IVNIS • DIE • SATVRNI

ORA • NONA (2)

Ed è del resto spiegabile perchè tra i cristiani il numero di
tali persone sia grande, perchè la carità dei fedeli spingeva
a raccogliere ed allevare bambini abbandonati.

Non si potrebbe dire, con ciò, che l'allevamento dei fanciulli
abbandonati fosse una cosa assai rara, tra gli ebrei, perchè una
epigrafe del cimitero di vigna Randanini è dedicata da una tale
Alessandria Sebera a Noto proprio « OgemS) » (3). Ma quello
che presenta una importanza maggiore è l'altra espressione:
« siovàsa laÓQasXÌTrjQ naxqbg xal firjVQÓg ».

E ora a tutti noto come i giudei della óiuanoqà fossero di-
visi in due categorie : i proseliti della legge o proseliti di giusti-
zia, e i proseliti della parte.

(x) Museo Vaticano.

(2) Museo alle Terme di Diocleziano.

(3) Garrucci, op. cit, p. 48.
 
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