Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (51.1923)

ADOLFO APOLLONI

La morto ha spento nello scorso ottobre la cara esistenza
del prof. Adolfo Apolloni, artista insigne e cittadino esemplare,
che, per le sue preclare virtù, fu prescelto a reggere a lungo le sorti
del Comune di Roma e che ha il diritto di esser ricordato con
infinita riconoscenza, particolarmente dalla Commissione archeo-
logica, della quale fece parte con competenza rara e con fervore
costante.

E scomparsa con ]'Apolloni una figura nobilissima di uomo
e di artefice, che ebbe in alta misura il senso dell'altruismo rivolto
al pubblico bene. Le sue singolari attitudini di versatilità, che gli
permettevano alla sua vivace intelligenza di cimentarsi nelle
prove più ardue e di più disparato carattere, ne facevano un ele-
mento prezioso per ogni consesso consultivo, dove il suo parere
era sempre espresso con chiarezza, recando l'impronta del mirabile
equilibrio mentale donde ripeteva le origini.

Pochi uomini seppero spiegare una più varia e produttiva atti-
vità, ed ogni incarico da lui accettato, sempre più come un do-
vere che non come appagamento di personale ambizione, fu sempre
assolto con insuperabile senso di responsabilità e — inutile dirlo —
con raro disinteresse ; sebbene il suo carattere fiero gl'impedisse
di farne pompa con vane esibizioni, la sua cultura — cui aveva
provveduto da sè, spontaneamente, per un bisogno naturale di
formarsi un corredo di cognizioni — era solida, ben nutrita e av-
valorata da una singolare lucidità di memoria, che gli permetteva
di citare dati, autori, ricorsi storici, con sorprendente esattezza.

Per questo l'opera sua nella Commissione archeologica co-
munale è stata delle più preziose e delle più apprezzate, onde il
rimpianto che accompagnò la sua immatura scomparsa, fu quanto
mai sincero ed unanime.

Si può dire che egli ha fatto alla sua città l'intera dedizione
di se stesso; e tutti sanno, del resto, che la coscienza, con cui volle