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https://doi.org/10.11588/diglit.11366#0084
a a o s r ì a? o
•che- del cliscepolo , pei' la bella maniera, che si andava acquattando Cu-
pe riore al maestro , ed ad ogn3 altro . Nel qual tempo invaghitoli
delia scoltura , diede opera al rilievo nella scuola di Aiesiandro Miti-
ganti Bolognese Scultore di molto merito ; di cui mano si vede in Bo-
logna la statua di bronzo di Gregorio XIII. sii la porta del palazzo
pubiico , e con l'occasione , che egli si esercitò nel rilievo, diede mo-
tivo à gli altri fratelli di approsittarsene con molto utile nelP arte 4
Non lasciava Agostìnoin .quelle occupazioni del disegno , e dell'intaglio,
l'altre sue degnisiìme inclinazioni ; poiché tutto il tempo gli avanzava
da lavori, spendeva nell'eruditione delle lettere , arrivò da per se sola
ad intendere perfettamente la lingua latina, e dalla lettura de gli ot-
timi libri s'acquistò 1' eleganza del vulgare idioma , non contentandoli
solo dell'uso , mà facendoli erudito ne'precetti delia lingua, delia Rettorica 9
e delia Poesia . Siche egli componeva diseorsi , ed orationi, e concita-
to dalle muse formava canzoni, e versi , che modulava dolcemente su
la viola , e sii la cetera , e veniva rapito nel canto. Sollevo la men-
te alle seienze matematiche , ed alla filosofia , dalla Geometria raccol-
se i fondamenti della pittura Aritmetica, la teorica della musica ; e da
e(Te l'Aerologia , la Geografia , e l'altre seienze . Inviatosi col fratel-
lo Annibale à studiare per la Lombardia , lo lasciò in Parma ; e trasferì-
losi à Venezia , attendeva con asiiduità alli lavori dell'intaglio, che ri-
porteremo nel fine . Venne però con grave danno à ritardarli dall'o-
perazione della pittura , alla quale egli era favorito da sì felice sorte l
che ben averebbe potuto all'immortalità usare il pennello. Il che si co-
nobbe nel ritorno suo di Venezia , in tempo che'! fratello aveva ri-
portato à Bologna la buona maniera da Lombardia : all'hora Agostino>
quali desto, e rapito potè tanto con l'iugegno , e con lo studio suo
esficace , che lasciato da parte 1' intaglio, e datosi tutto à dipingere ,
espose il quadro della Communione di San Girolamo , il quale si am-
mira nella foresteria di San Michele in Bosco . Giovò all'ora somma-
mente ad Agostino l'amica emulazione, e la seorta di Annibale ; im-
primendosi egli col suo essempio, le forme di quell'ottimo stile , che
il fratello , quasi vello d'oro , alla patria aveva riportato . AI quale
•effetto applicosii ad uno studio indefelTo , e fu promotore di aprire in
Bologna l'Accademia del disegno, alla quale si aggregarono, e con-
corseio molti nobili ingegni in varie seienze , e gentiluomini del
!a Città . Attendevasi quivi à disegnare principalmente li corpi urna-
ni , s'insegnava la fìmmetrìa , la prospettiva con le ragioni dell' om-
bre , e de'lumi, l'Anatomia, l'Architettura; e diseorrevasi sopra isto-
•s ie, favole, ed invenzioni nell'esporie, e nel buon modo di colorirle.
Chiamavafi l'accademia delii desiderosi per l'ardente desiderio, che in
tutti s' accendeva di renderli gloriofi nell'arte; il qual nome durò fin
tanto, che conos:iutosi il valore supremo delli tré fratelli Carracci
.Accademia de'Carracci fit poi serripse cognominata # Quello in oltre^
che era
•che- del cliscepolo , pei' la bella maniera, che si andava acquattando Cu-
pe riore al maestro , ed ad ogn3 altro . Nel qual tempo invaghitoli
delia scoltura , diede opera al rilievo nella scuola di Aiesiandro Miti-
ganti Bolognese Scultore di molto merito ; di cui mano si vede in Bo-
logna la statua di bronzo di Gregorio XIII. sii la porta del palazzo
pubiico , e con l'occasione , che egli si esercitò nel rilievo, diede mo-
tivo à gli altri fratelli di approsittarsene con molto utile nelP arte 4
Non lasciava Agostìnoin .quelle occupazioni del disegno , e dell'intaglio,
l'altre sue degnisiìme inclinazioni ; poiché tutto il tempo gli avanzava
da lavori, spendeva nell'eruditione delle lettere , arrivò da per se sola
ad intendere perfettamente la lingua latina, e dalla lettura de gli ot-
timi libri s'acquistò 1' eleganza del vulgare idioma , non contentandoli
solo dell'uso , mà facendoli erudito ne'precetti delia lingua, delia Rettorica 9
e delia Poesia . Siche egli componeva diseorsi , ed orationi, e concita-
to dalle muse formava canzoni, e versi , che modulava dolcemente su
la viola , e sii la cetera , e veniva rapito nel canto. Sollevo la men-
te alle seienze matematiche , ed alla filosofia , dalla Geometria raccol-
se i fondamenti della pittura Aritmetica, la teorica della musica ; e da
e(Te l'Aerologia , la Geografia , e l'altre seienze . Inviatosi col fratel-
lo Annibale à studiare per la Lombardia , lo lasciò in Parma ; e trasferì-
losi à Venezia , attendeva con asiiduità alli lavori dell'intaglio, che ri-
porteremo nel fine . Venne però con grave danno à ritardarli dall'o-
perazione della pittura , alla quale egli era favorito da sì felice sorte l
che ben averebbe potuto all'immortalità usare il pennello. Il che si co-
nobbe nel ritorno suo di Venezia , in tempo che'! fratello aveva ri-
portato à Bologna la buona maniera da Lombardia : all'hora Agostino>
quali desto, e rapito potè tanto con l'iugegno , e con lo studio suo
esficace , che lasciato da parte 1' intaglio, e datosi tutto à dipingere ,
espose il quadro della Communione di San Girolamo , il quale si am-
mira nella foresteria di San Michele in Bosco . Giovò all'ora somma-
mente ad Agostino l'amica emulazione, e la seorta di Annibale ; im-
primendosi egli col suo essempio, le forme di quell'ottimo stile , che
il fratello , quasi vello d'oro , alla patria aveva riportato . AI quale
•effetto applicosii ad uno studio indefelTo , e fu promotore di aprire in
Bologna l'Accademia del disegno, alla quale si aggregarono, e con-
corseio molti nobili ingegni in varie seienze , e gentiluomini del
!a Città . Attendevasi quivi à disegnare principalmente li corpi urna-
ni , s'insegnava la fìmmetrìa , la prospettiva con le ragioni dell' om-
bre , e de'lumi, l'Anatomia, l'Architettura; e diseorrevasi sopra isto-
•s ie, favole, ed invenzioni nell'esporie, e nel buon modo di colorirle.
Chiamavafi l'accademia delii desiderosi per l'ardente desiderio, che in
tutti s' accendeva di renderli gloriofi nell'arte; il qual nome durò fin
tanto, che conos:iutosi il valore supremo delli tré fratelli Carracci
.Accademia de'Carracci fit poi serripse cognominata # Quello in oltre^
che era