Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Metadaten

Bulletin du Musée National de Varsovie — 7.1966

DOI Heft:
No. 1
DOI Artikel:
Kozakiewicz, Stefan; Canaletto; Bellotto, Bernardo [Ill.]: Il motivo capitolino nell'arte di Bernardo Bellotto
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.17161#0017

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
Stefan Kozakiewicz

IL MOTIVO CAPITOLINO NELL' ARTE DI BERNARDO BELLOTTO

Lo studio dei motivi iconografici nella pittura italiana di vedute gode ultimamente di un
crescente interesse1. Infatti, un tale studio, se prende anche in considerazione Fapporto per-
sonale delie insigni individualita, ha un valore per la storia delParte e cpiella del gusto nei
loro vari aspetti. II presente saggio e un contributo a quell'argomento: limitato solo ad un ramo
di ąuelle lunglie file a catena dei motivi compositivi per cui si e espressa la pittura di vedute,
ad un motivo nelFarte di un solo pittore; peró di un artista illustre. II soggetto capitolino, uno
dei classici di Roma, risulta qui arricchito di probierni supplementari. Tocca non solo una
fase delia sua arte: vi e un'apparizione nelPopera giovanile e un ritorno nelFarte matura; s'in-
treccia nei probierni delia eollaborazione nella cerchia familiare, dapprima eon lo zio, e poi eon
figlio; pone ąuestioni di attribuzione da discutere non solo fra i due pittori menzionati, ma eon
altri suggeriti; prende posto non solo nella veduta bellottiana presa dal vero, ma anche in quella
di fantasia. Si ricollega d'altronde eon operę del Bellotto, sorse o trovatesi, tempo fa oppure
adesso, in Polonia.

1. La prima opera a soggetto capitolino conosciutaci dal Bellotto e un disegno di proprieta
del Museo Nazionale di Varsavia2 (fig. 1). Lo schema fondamentale delia veduta vi e tratto
a matita eon uso delia riga e e in parte, nei centro e a destra, coperto a penna, a mano libera,
dei tratti rinforzanti 1'impalcatura lineare e suggerenti le zone d'ombra; in alcuni posti il pittore
ha annotato il numero di dettagli architettonici che debbono esser ripetuti e parti piu chiare
rispetto alle altre. In somma, il disegno b gia una composizione elaborata eseguita in bottega
a base degli schizzi in ąuesto caso secondo tutta possibilita presi dal vero eon uso delia camera
oscura o senza di essa (tali schizzi, ben noti dall'attivita del Canaletto, non si conoscono del
Nostro senz'altro per il fatto che la maggior parte dci suoi disegni e andata smarrita3). II disegno
varsaviese rappresenta Fultima fase preparativa la quale precedeva Feseeuzione delia compo-
sizione ad olio: e il finale disegno-modello su cui si basavano le ripetizioni pittoriche; ne cono-
sciamo altri esempi dall'attivita del Bellotto stesso, anche del Canaletto. Dagli altri disegni
di quel tipo il disegno varsaviese si distingue per non esser completamente rifinito a penna.

1. Cf. p. es. W. Krónig, Geschichte einer Rom~Vedute, in Miscellanea Bibliolecae Hertzianac, Miinchen (1961), pp- 385—417.

2. Inv.: Rys. Pol. 2040; cm. 32,5x53,5. Proviene, come gli altri disegni bellottiani del Museo Nazionale di Varsaviai
dalia raecolta di Costantino Tyszkiewicz a Łohojsk in Lituania, il quale li comperó dalia figlia dell'artista a Wilno; poi
i disegni in forma di dono passarono in possesso delia Societa Varsaviese di Tutela sui Tesori del Passato e dal 1930 fan-
no parte dcl Museo Nazionale di Varsavia. II disegno e stato pubbiieato per la prima volta da J. Starzyński, "Rysun-
ki Canaletta w Warszawskiem Muzeum Narodowem", Biuletyn Uistorji Sztuki i Kultury, II, 1933, pp. 103—104, tav.
XVII. Cf. pure: H. A. Fritzschc, Bernardo Bellotto genannt Canaletto, Burg b. Magdeburg, 1936, p. 136, VZ 102 e ill.;
S. Kozakiewicz in: Mostra di Bernardo Bellotto 1720—1780..., Operę pTOvenienli dalia Polonia, Venezia, Palazzo Grassi...,
1955, pp. 54—55 e 65, n. 2 e fig. 2; Bellotto a Varsavia, Vcnezia—Milano, 1955, pagine e ill. come sopra; Bernardo Bel-
lotto 1720—1780, Paintings and drawings from the National Museum of Warsaw, Wbitechapel Art Gallery, London, 1957,
pp. 21, 25, n. 31 (lo stesso, Walker Art Gallery, Liverpool e City of York Art Gallery, York); Bernardo Bellotto, 1720—
1780, Schilderijen en tekeningen uit het Nalionaal Museum le Warschau, Museum Boymans, Rotterdam, 1957, menzio-
nato nella parte introduttiva e nel catalogo, n. 31; Settecento a Roma, Mostra..., 1959, p. 59, n. 66; S. Kozakiewicz
in: Bernardo Bellotto genannt Canaletto in Dresden und Warschau, Ausstellung 1963—1964 in Albertinum Dresden, p.
70, n. 69; W.G. Constablc, Canaletto. Giovanni Antonio Canal 1697—1768, Oxford, 1962, II, pp. 370, 514; S. Kozakie-
wicz in: Drezno i Warszawa w twórczości Bernarda Bellotta Canaletta, Wystawa..., Katalog, Muzeum Narodowe w War-
szawie, Warszawa, 1964, p. 80, n. 69; Bernardo Bellotto genannt Canaletto, Ausstellung..., Wien, Oberes Betvedere, 1965,
pp. 12, 81—82, n. 94.

3. II metodo di preparare disegni ebe servivano poi per le composizioni pittoriche, usato dal Canaletto, ci venne illustrato
dalie considerazioni di T. Pignatti, 11 ąuaderno di disegni dcl Canaletto allc Galleric di Venezia, s. 1., 1958, di D. Gio-
seffi, Canaletto. II ąuaderno delie Gallcrie Yencziane e Vimpiego delia camera ollica, Trieste, 1959, e di W. G. Constable,
op. cit., I, p. 155 ss. Conclusioni tratte per il metodo bellottiano, cf. S. Kozakiewicz nelFintroduzione del catalogo delia
mostra del Bellotto a Yienna, 1965, op. cit., pp. 12—13.

11
 
Annotationen