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Bulletin du Musée National de Varsovie — 8.1967

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No.3
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Ryszkiewicz, Andrzej: Un "Mendicante" della cerchia di Ceruti
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https://doi.org/10.11588/diglit.17162#0076
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2. Giacomo Ceruti, Sera sulla piazza, collezione privata (Fot. secondo Paragone, 1954)

di ]avoro c sfiniti dalia miseria, dipinti eon cura da un osservatore acuto e eon manifesta bene-
volenza. Ceruti non aveva interessi folcloristici, nelle sue operę non generalizzava, non dipingeva
i suoi modelli come rappresentanti di una classe sociale, ma essi stessi, le individualita, uomini
vivi. Giustamente scrive R. Longhi di questi ąuadri: „Ritratti, insomma di uomini comuni
e infelici, senza commento, ma grandi come il vero; grandi com'erano un tempo i ąuadri d'alta-
re nelle chiese dell'antica religione; e dipinti colla stessa, antica fede (ma per nuovi argo-
menti)".11 Dinanzi ai nostri occhi vediamo figurę spesso di bimbi o di vecchi, lavandaie, mendi-
canti, soldati, facchini, nano.

Gente abbigliata spesso di stracci, scalza, dalie mani e dai piedi ingrossati, dediti a lavoro ma-
nuale o che riposano dopo il lavoro, mai awiliti, al contrario, sereni e fieri, che guardano eon
coraggio negli occhi dei visitatori. Posano per il pittore, resistono immobili, eon il voIto rivolto
a noi. Le figurę piu grandi, colte come su una scena di teatro, sono in primo piano; il resto

11. R. Cipriani e G. Testori, op. cii., p. XVII.

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