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Bulletin du Musée National de Varsovie — 37.1996

DOI issue:
Nr. 1-2
DOI article:
Miziołek, Jerzy: Meleagro, Diana e Atteone su un cassone fiorentino nel Museo Nazionale di Varsavia
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https://doi.org/10.11588/diglit.18945#0028
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5. Caccia al cinghiale di
Calidone, frammento di
cassone. Già Vienna, collezione
Figdor (0.30 x 0.32 cm)
(Foto da P. Schubring,
Cassoni.., op.cit.)

fondamentale del presente articolo sarà costituito da altri dipinti su fronti di
cassoni o deschi da parto, di solito ispirati della prima opera di Boccaccio Caccia
di Diana e, a tutt’oggi, non ancora studiati appieno, così come il cassone di
Varsavia, con cui sono strettamente imparentati per molti altri aspetti, tra cui
le scene della caccia al cinghiale. Ma, prima di affrontare l’esame di tali
rappresentazioni, è opportuno soffermarci su un piccolo frammento
(0,30 x 0,32 cm) della fronte di un cassone già nella collezione viennese di Albert
Figdor, unico esempio, oltre a quello di Varsavia, di arcaica concezione della
Caccia al cinghiale di Calidone (fig. 5)23. Paul Schubring lo disse un dipinto
veronese databile agli anni intorno al 1460. Ma di recente Everett Fahy lo ha
incluso nel suo elenco di opere del Maestro di Carlo d’Angiò Durazzo, che
completa l’elenco dei dipinti dello stesso pittore anonimo, edito in precedenza
dal Boskovits24. A prescindere dall’effettiva paternità del frammento, già
appartenente alla collezione Figdor, esso proviene indiscutibilmente da Firenze

23 P. Schubring, Cassoni. Truhen und. Truhenbilder der italienische Frührenaissance, Leipzig 1923,
no. 659, tav. 142.

24 Fahy, 1994, pp. 242 sg.

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