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una nuova pianta della Città, con l'indicazione dei nuovi piani di
ampliamento e di riduzione allora studiati e in corso di attuazione.
Colla pianta del Fantozzi si può dire si chiuda il periodo delle
rappresentazioni cittadine di carattere artistico. Dopo di allora le
piante di Firenze che si pubblicarono hanno più specialmente un
carattere mercantile e librario, e sebbene non manchino anche al-
cuni prodotti notevoli per bontà di disegno e di riproduzione e per
fedeltà geometrica, la maggior parte sono copie e riduzioni di piante
precedenti, prive di qualsiasi valore scientifico e artistico.
Accennato pertanto a queste produzioni, che non mancano d'in-
teressare lo studioso in quanto possono valere a seguire le succes-
sive variazioni apportate nella topografia cittadina, che specialmente
nell' ultimo secolo subì le maggiori trasformazioni, giova considerare
l'attività scientifica e tecnica che ci darà la rappresentazione più
sicura del territorio adiacente alla città, e quella, per la maggior
parte inedita, che varrà a stabilire i piani di trasformazione e di
riduzione nell'interno della città stessa.
La redazione di tali piani, connessi ai lavori di ampliamento
cittadino, richiedeva ormai l'estensione della rappresentazione topo-
grafica oltre ai limiti delle vecchie mura che sino al 1865 rappre-
sentarono anche i limiti del Comune.
Già del resto operazioni di regolare rilevamento a grande
scala si andavano iniziando anche nel territorio fiorentino, ritenute
ormai insufficienti, per la troppo piccola scala, tanto la carta del-
1' Inghirami quanto quella a scala maggiore (1 : 86 400) ehe 1' Istituto
Geografico Militare Austriaco aveva costruito basandosi per gran
parte sui già compiuti catasti.
Il piccolo Ufficio Topografico Militare, sorto a Firenze dopo
gli eventi del 1849, aveva fatto rilevare, a titolo di esercitazione del
personale, una Carta dei dintorni di Firenze ad 1 : 20 000 che fu
compiuta e pubblicata solo dopo l' unificazione del Regno; e questa
avvenuta, — e più tardi trasferito a Firenze 1' Ufficio Tecnico del
Corpo di Stato Maggiore, divenuto poi l'Istituto Topografico e
quindi Geografico Militare — intensificherà la sua opera inquadrando
nel vasto piano della Carta d'Italia i lavori speciali intrapresi in-
torno a Firenze, più che altro a titolo di esercitazione, formandone
anche carte speciali a grande scala.
Dal canto suo l'Ufficio Tecnico del Comune faceva eseguire,
nella città e sue immediate adiacenze, rilevamenti speciali a scala
assai ampia, per corrispondere alla necessità dei lavori di riduzione
e di ampliamento imposti dal crescente aumento della popolazione, e
una nuova pianta della Città, con l'indicazione dei nuovi piani di
ampliamento e di riduzione allora studiati e in corso di attuazione.
Colla pianta del Fantozzi si può dire si chiuda il periodo delle
rappresentazioni cittadine di carattere artistico. Dopo di allora le
piante di Firenze che si pubblicarono hanno più specialmente un
carattere mercantile e librario, e sebbene non manchino anche al-
cuni prodotti notevoli per bontà di disegno e di riproduzione e per
fedeltà geometrica, la maggior parte sono copie e riduzioni di piante
precedenti, prive di qualsiasi valore scientifico e artistico.
Accennato pertanto a queste produzioni, che non mancano d'in-
teressare lo studioso in quanto possono valere a seguire le succes-
sive variazioni apportate nella topografia cittadina, che specialmente
nell' ultimo secolo subì le maggiori trasformazioni, giova considerare
l'attività scientifica e tecnica che ci darà la rappresentazione più
sicura del territorio adiacente alla città, e quella, per la maggior
parte inedita, che varrà a stabilire i piani di trasformazione e di
riduzione nell'interno della città stessa.
La redazione di tali piani, connessi ai lavori di ampliamento
cittadino, richiedeva ormai l'estensione della rappresentazione topo-
grafica oltre ai limiti delle vecchie mura che sino al 1865 rappre-
sentarono anche i limiti del Comune.
Già del resto operazioni di regolare rilevamento a grande
scala si andavano iniziando anche nel territorio fiorentino, ritenute
ormai insufficienti, per la troppo piccola scala, tanto la carta del-
1' Inghirami quanto quella a scala maggiore (1 : 86 400) ehe 1' Istituto
Geografico Militare Austriaco aveva costruito basandosi per gran
parte sui già compiuti catasti.
Il piccolo Ufficio Topografico Militare, sorto a Firenze dopo
gli eventi del 1849, aveva fatto rilevare, a titolo di esercitazione del
personale, una Carta dei dintorni di Firenze ad 1 : 20 000 che fu
compiuta e pubblicata solo dopo l' unificazione del Regno; e questa
avvenuta, — e più tardi trasferito a Firenze 1' Ufficio Tecnico del
Corpo di Stato Maggiore, divenuto poi l'Istituto Topografico e
quindi Geografico Militare — intensificherà la sua opera inquadrando
nel vasto piano della Carta d'Italia i lavori speciali intrapresi in-
torno a Firenze, più che altro a titolo di esercitazione, formandone
anche carte speciali a grande scala.
Dal canto suo l'Ufficio Tecnico del Comune faceva eseguire,
nella città e sue immediate adiacenze, rilevamenti speciali a scala
assai ampia, per corrispondere alla necessità dei lavori di riduzione
e di ampliamento imposti dal crescente aumento della popolazione, e